Il polipropilene, il materiale più comune alla stampa 3D, da oggi è a disposizione anche della tecnologia MJF di HP e introduce un’importante novità: l’assenza totale di sprechi
La gamma di materiali a disposizione con tecnologia MJF di HP si amplia con il nuovo Polipropilene di BASF, il materiale più comune alla stampa 3D, che diventa anche il più conveniente dell’intera proposta di Elmec 3D. La grossa novità è che il PP di BASF consente di eliminare completamente gli sprechi di materiale, ottimizzando al massimo la produzione.
In generale, la versatilità di questo materiale lo rende uno dei polimeri più usati a livello industriale per la realizzazione di oggetti di uso comune e componentistica automotive. Il suo principale vantaggio si riscontra nella sua elevata resistenza agli urti, all’abrasione, agli agenti chimici e isolamento elettrico. HP introduce per la prima volta nel suo portfolio questo materiale, in una versione studiata appositamente da BASF per essere stampata con la più recente HP JET FUSION 5200.
In particolare, questa soluzione presenta caratteristiche come resistenza chimica, basso assorbimento di umidità, capacità di saldatura, basso costo e, per la prima volta, il materiale di scarto risulta riutilizzabile al 100%, evitando quindi qualsiasi tipo di spreco.
Le sue principali applicazioni si individuano nel settore dell’automotive, dell’industria, del consumo e del medicale, settore in cui la stampa 3D sta portando un importante contributo in questi mesi di emergenza.
Grazie alle sue proprietà, il Polipropilene di BASF è infatti indicato per produrre componenti di device medicali ma anche protesi e ortesi. Come tutti gli altri materiali del portfolio HP, è dotato infatti di certificazione Skin Contact, che consente quindi un contatto con la pelle sicuro e garantito.