Spotify non prende bene il lancio di Apple One

Spotify utilizzerà l’IA di Google per suggerire contenuti

La battaglia del mercato tech adesso si sposta dall’hardware ai servizi con l’arrivo della piattaforma di abbonamento della Mela

Lo avevamo detto: più che l’Apple Watch, più che l’iPad, la vera novità dell’Apple Event di metà settembre è stata Apple One, la piattaforma di abbonamento unico che permette agli utenti di sostenere un costo abbastanza basso per godere di una vasta serie di contenuti esclusivi. Parliamo di notizie, musica, giochi e cloud. Come era lecito aspettarsi, la concorrenza diretta non l’ha presa benissimo, con in prima linea Spotify, evidentemente minacciato dallo slancio che potrebbe avere Apple Music.

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La battaglia tra Spotify e Apple si è intensificata quando la prima ha cominciato ad accusare la Mela di abusare della sua posizione di mercato. Fino ad ora, Spotify e Apple avevano canoni abbastanza simili per lo streaming audio: 9,99 euro al mese. Ora le carte in tavola cambiano decisamente, visto che Apple One parte da un prezzo di 14,99 euro al mese, tutto incluso.

La battaglia dei servizi

L’entourage di Spotify afferma dunque che la mossa è anti-competitiva, perché i clienti si troveranno presto in una posizione di scelta molto sbilanciata verso Apple. “Chiediamo alle autorità garanti della concorrenza di agire con urgenza per limitare il comportamento anticoncorrenziale di Apple, che se lasciato incontrollato causerà danni irreparabili”.

Già in precedenza Spotify aveva avviato una denuncia nei confronti di Apple, dinanzi al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e alla Commissione Europea, entrambe nel merito delle commissioni percepite dagli abbonati al rivale su piattaforma iOS. In quest’ultimo caso Apple ha risposto evidenziando come ottenga una commissione pari allo 0,5% degli iscritti. Tuttavia i controlli antitrust sulla Mela continuano ad aumentare in tutto il mondo, in un periodo in cui l’azienda sta cercando di spingere proprio sui servizi.

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