Engineering ha supportato la trasformazione dei processi di un grande gruppo internazionale impegnato a migliorare costantemente l’esperienza di tutti gli utenti coinvolti nel processo di gestione della rete
Quando si parla di digitalizzazione, ci si riferisce a quelle attività che trasformano processi notoriamente “analogici” in trasposizioni in forma di bit. In altri casi la digital transformation percorre sentieri già tracciati sulle vie del digitale, non sempre ben orchestrate e ottimizzate, magari prive di quella visione olistica che, oggi più che mai, è necessaria per gestire in maniera armonica le componenti di una compagnia, guidandole come parti uniche, armonizzate in un solo corpo.
Il metodo RUN/4Digital, applicato alle soluzioni SAP, e proposto da Engineering, nasce per perseguire tale obiettivo. E lo sa bene un grande gruppo internazionale operante nel settore dell’Energy che ha avviato un processo di rinnovamento interno, nell’ottica di razionalizzare l’utilizzo delle piattaforme ERP, in modo particolare da parte di fornitori e appaltatori, ponendo le basi per una ristrutturazione anche più ampia, che renda a prova di futuro i sistemi informatici aziendali.
Gli inizi del progetto
«Tra la fine del 2016 e gli inizi del 2017, abbiamo gettato le basi per affrontare in maniera allargata le necessità di digitalizzazione dell’impresa» ci spiega Michele Zingarelli, Business Development Manager di Engineering Ingegneria Informatica. «L’elemento fondante di una tale iniziativa è diventata la SAP Cloud Platform, abilitatore che ha permesso di dar vita al percorso verso la realizzazione di una effettiva Intelligent Enterprise». Il cambio di passo ha riguardato l’utilizzo dei nuovi strumenti software evoluti con un approccio che salvaguardasse l’integrità dei dati e l’integrazione dei processi, così da ottenere davvero quella razionalizzazione che da più parti si avverte come necessaria nel variegato mondo delle tecnologie dell’informazione e comunicazione.
Guidare il cambiamento
«Ci siamo trovati dinanzi l’opportunità di guidare un cambiamento non solo tecnico ma culturale. Bisognava andare oltre la volontà di digitalizzare il singolo processo perché, così facendo, si rischiava di creare quei silos che il metodo RUN/4Digital contrasta sin dal principio. Se lo scopo è preservare l’integrità del sistema, rinnovandone però l’essenza, non si può che seguire una progettualità di insieme, specifica ma non parziale». Nel concreto Engineering è arrivata ad espandere il concetto di “back to standard”, fino a poter guardare all’utilizzo dei sistemi ERP in maniera standardizzata, senza rinunciare alla capacità di personalizzazione altrettanto standardizzata grazie all’elemento abilitatore dell’intelligenza. «Ampliando gli orizzonti, senza rinunciare a linee guida ottimizzate, dopo oltre un anno dal primo approccio, è nato il portale operativo, dove fornitori e appaltatori hanno iniziato a comunicare analizzando gli stessi dati e informazioni (con accessi diversi), godendo di uno standard operativo congiunto. Tutto ciò con una user experience votata al continuous improvement, in linea con le dinamiche del mercato». Un simile switch porta con sé possibilità anche ulteriori, che puntano ad esempio all’automatizzazione di alcune procedure, ripetitive e time-consuming, liberando così le risorse per compiti più importanti e di più alto valore.
Due perni del caso
Il fine è stato dunque re-ingegnerizzare i processi già informatizzati, da un lato riducendo la complessità delle piattaforme grazie all’utilizzo dello standard per la gestione core dei processi e dall’altro gestendo la loro estensione e integrazione in maniera evoluta attraverso la piattaforma digitale. «Riconducendo a tale standard la gestione “core” del processo stesso (la gestione degli impianti) si passa a costruire uno strato superiore digitalmente evoluto, perché in grado di sfruttare in pieno la SAP Cloud Platform. Siamo giunti così a quella razionalizzazione proposta ma anche a una innovazione dinamica e accessibile, solida e stabile, che rappresenta il fondamento del metodo Run/4Digital, l’approccio bimodale». In sintesi questo approccio si pone come essenziale per arrivare a un’orchestrazione generale che porta benefici assoluti in termini di potenzialità del business.
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