Quante volte ci siamo sentiti ripetere in queste settimane che occorre saper trasformare le crisi in opportunità? Fin troppe, specie se poi non si sa declinare nella realtà cosa ciò significhi. Sono certo che ciascun singolo imprenditore o manager, a prescindere dalle dimensioni della propria azienda, ha da subito pensato a come affrontare questa “nuova normalità”. Non tutti sono riusciti a darsi risposte vincenti, purtroppo. La tecnologia e la digitalizzazione oggi rappresentano il crocevia del cambiamento.
Per noi di Axians, essere parte integrata di un network internazionale qual è Vinci, che opera in settori strategici a livello mondiale, ci ha permesso e ci permette di avere una visione sul presente e sul futuro, che altre aziende hanno più difficoltà a far propria.
Questa pandemia non ha fatto altro che mettere il piede sull’acceleratore, ma la direzione, nel nostro caso, era già tracciata ben prima del Covid-19. È quella che abbiamo definito la “via italiana” alla trasformazione digitale e alla transizione energetica. Il che significa un Paese più inclusivo e più “green”, dove il peso dell’energia si sposti verso fonti più sostenibili dal punto di vista ambientale. Questa è la nostra occasione, per noi italiani intendo, di recuperare il gap rispetto ad altre realtà europee, molto più avanti di noi.
Penso alla mobilità sostenibile, all’IoT per le smart city, al telelavoro, all’alfabetizzazione informatica di certe classi, compresa quella dirigente o, per fare un esempio più che mai attuale, quella degli insegnanti, che si sono trovati di punto in bianco a dover organizzare lezioni online, a volte senza le conoscenze e spesso senza nemmeno gli strumenti adeguati. E così possiamo dire per parte della sanità italiana e di molti altri settori della vita del nostro Paese.
Il nostro settore ha già dato risposta ad alcune di queste esigenze e, in questo momento di ripartenza, è un punto di riferimento sia che si tratti di rispondere alle nuove normative anti-Covid sia che si affrontino temi di più ampio respiro. Nel primo caso, sono state sviluppate diverse soluzioni per la rilevazione automatizzata della temperatura corporea e il controllo della distanza tra le persone. Quanto al secondo aspetto, tocca alla politica dare avvio a serie riforme strutturali, mentre noi imprenditori dobbiamo prima di tutto affrontare un mercato globale in cui la concorrenza, oltre che essere agguerrita, come sempre, cercherà di sfruttare anche le debolezze endemiche di ogni singolo paese. Questo è il momento delle scelte strategiche. Il “fiuto” imprenditoriale, che ha fatto la fortuna dell’industria italiana, oggi deve essere accompagnato da una approfondita analisi dei dati, un alleato fin qui sottoutilizzato che rappresenta il bene più prezioso di ogni impresa, la nostra bussola, ciò che orienta la strategia aziendale. Solo con l’analisi approfondita dei dati potremo coprire o abbandonare le aree più deboli del business, sondare le aspettative dei clienti, incentivare le opportunità di crescita, meglio motivare e formare i nostri collaboratori.
Questa è la vera sfida che ci consentirà di guidare le aziende oltre la crisi! Perciò non dobbiamo temere di investire nella “digitalizzazione sicura”, che sempre più determinerà il livello competitivo delle nostre aziende nel mercato globale. Infatti, se la digitalizzazione, la connettività e le tecnologie innovative incrementano enormemente l’efficienza dei processi aziendali, non dobbiamo dimenticare che di pari passo occorre aumentare i livelli di sicurezza per proteggere efficacemente le informazioni e i dati.
Thomas Panozzo managing director di Axians Italia