Per il post Covid Zucchetti punta su PA e Healthcare

Riabilitazione personalizzata e digitale per i pazienti amputati grazie all’app di Inail firmata Minsait

L’emergenza sanitaria non ha avuto impatti negativi per Zucchetti che, al contrario, ha sviluppato soluzioni software a vantaggio delle strutture ospedaliere e delle aziende e che, nella seconda parte dell’anno, ha deciso di puntare forte su Pubblica Amministrazione e Sanità

Sono stati mesi intensi e difficili per Zucchetti, non soltanto perché l’emergenza sanitaria ha bloccato la maggior parte delle attività economiche italiane e ha reso difficile la vita – non solo lavorativa – di milioni di italiani. Lo sono stati perché la sede della società si trova a Lodi, poche decine di chilometri da Codogno, centro in cui si è sviluppato il primo focolaio e la cui area geografica è diventata famosa per essere diventata la prima zona rossa europea.

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Ma come accade alle aziende resilienti e preparate, le difficoltà si possono trasformare in opportunità. Zucchetti si è mossa immediatamente per permettere ai suoi dipendenti di lavorare da remoto, in modo efficiente, e al tempo stesso di sviluppare occasioni di crescita tecnologica in grado di aiutare il Paese, in questa complessa fase emergenziale.

Così, in fase 1, quella di emergenza più acuta, sono nate le applicazioni ZCare che hanno permesso di dare un corposo aiuto a diversi ospedali e Assl del territorio italiano. Si tratta di soluzioni messe a disposizione gratuitamente per tutti gli ospedali italiani e che permettono, con ZCare Monitor, di effettuare una telediagnosi sanitaria attraverso specifici saturimetri e tenere sotto controllo in tempo reale alcuni parametri clinici (ossigenazione, battito cardiaco e temperatura) dei pazienti a domicilio – che nel corso di questi mesi sono stati oltre 8.000 in varie strutture tra le quali l’Ospedale di Lodi, quello di Crema e le Assl di Torino e di Pavia.

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Questo, oltre a ridurre il disagio dovuto alla separazione delle persone malate dai loro cari, ha consentito di liberare posti letto nelle strutture ospedaliere a favore dei pazienti più gravi, e attraverso algoritmi di Intelligenza Artificiale ha dato modo al personale sanitario di prevedere in anticipo eventuali fenomeni in atto.

ZCare HR è stata invece la soluzione sviluppata per gestire il personale medico, infermieristico e di supporto, aiutando le strutture sanitarie a calcolare il fabbisogno, coperture e carenze per ogni reparto e attivando processi di ricerca e selezione automatizzati.

Nella fase 2, invece, Zucchetti ha predisposto varie soluzioni software per permettere alle aziende di riprendere in sicurezza il normale lavoro, attraverso un’infrastruttura di controllo degli accessi ai luoghi di lavoro attraverso il monitoraggio delle temperature, sviluppando sistemi di controllo per il corretto uso dei dpi – sistemi di protezione individuale – con soluzioni per il controllo del distanziamento e, non ultimo, attraverso applicazioni per il controllo della qualità dell’aria e della corretta sanificazione degli ambienti produttivi.

Una risposta sul campo per fronteggiare l’emergenza sanitaria, ma che ha dato slancio anche al business, tanto che nel primo semestre 2020 Zucchetti ha ottenuto risultati economici in linea con quelli dello scorso anno, e con una previsione di crescita – visto il trend a due cifre degli ultimi semestri – che fa ben sperare in un recupero nel secondo semestre degli obiettivi per superare il miliardo di euro di fatturato a fine anno (il 2019 si è chiuso con 966 milioni di euro di fatturato).

Obiettivi da raggiungere soprattutto attraverso attività commerciali concentrate sui settori della Pubblica Amministrazione e della Sanità in cui Zucchetti, grazie anche alle recenti acquisizioni, è ora in grado di affiancare alle sue soluzioni tecnologiche anche un’expertise specifica e dedicata.

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