L’Opera di Santa Maria del Fiore sceglie Ricoh per migliorare le comunicazioni con i visitatori

L’Opera di Santa Maria del Fiore sceglie Ricoh per migliorare le comunicazioni con i visitatori

Presso il complesso monumentale dell’Opera di Santa Maria del Fiore la trasformazione digitale incontra l’arte. Al centro dell’innovazione vi è un progetto di Digital Signage sviluppato da Ricoh

Valorizzare il patrimonio artistico italiano nell’era digitale rappresenta una sfida, ma anche una grande opportunità che l’Opera di Santa Maria del Fiore ha deciso di cogliere. Nata nel 1296 per sovrintendere alla costruzione della nuova Cattedrale di Santa Maria del Fiore e del suo campanile, oggi questa istituzione si occupa della tutela, promozione e valorizzazione della Cattedrale e dei monumenti di Piazza del Duomo a Firenze a cui ogni anno accedono milioni di turisti. In questo contesto il ruolo delle tecnologie è fondamentale per migliorare l’esperienza dei visitatori anche mediante una efficace comunicazione delle informazioni relative a monumenti e opere d’arte.

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“Per farlo – commenta Massimo Cortopassi, Coordinatore Ufficio Reti e IT di Opera di Santa Maria del Fiore – ci avvaliamo di sistemi all’avanguardia e aggiornati che ci consentono di raggiungere un pubblico sempre più ampio. In questi ultimi anni abbiamo quindi sviluppato progetti per migliorare l’infrastruttura di comunicazione secondo le logiche della digitalizzazione e della multimedialità”.

Comunicazione in tempo reale

Nel 2018 l’Opera di Santa Maria del Fiore ha deciso di implementare un sistema di Digital Signage basato su monitor di ultima generazione per migliorare la comunicazione verso i visitatori che si recano alle biglietterie. Tramite questi sistemi vengono trasmesse informazioni quali ad esempio la durata del biglietto, gli orari di apertura, le modalità dei controlli di sicurezza e la possibilità di visitare eventuali mostre temporanee. Prima dell’implementazione del sistema digitale, questi avvisi erano veicolati tramite il sito web, manifesti cartacei oppure schermi che non erano però collegati in rete e questo rendeva difficoltosa la gestione degli aggiornamenti.

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Flessibilità e integrazione

Massimo Cortopassi spiega: “Avevamo necessità di una soluzione che offrisse flessibilità e consentisse di gestire i contenuti in modo dinamico. Per lo sviluppo del progetto ci siamo rivolti a Ricoh che ci ha proposto un sistema che è risultato vincente da tutti i punti di vista. Non è stata solo la qualità dei monitor a convincerci, ma anche la possibilità di gestirli centralmente mediante un sistema web-based che permette di distribuire e aggiornare i contenuti in modo semplice e veloce. I monitor, circa una ventina, sono collocati in diverse biglietterie e poter gestire e monitorare l’infrastruttura tramite un’unica interfaccia fa davvero la differenza”.

Le attività manuali prima necessarie per gli aggiornamenti sono state eliminate e la necessità di interventi IT è ridotta al minimo. Tutto avviene in tempo reale e con grande semplicità. “Gli obiettivi che ci eravamo posti sono stati raggiunti, ma non ci fermeremo qui. Vogliamo migliorare ulteriormente l’esperienza dei visitatori grazie ad una comunicazione sempre più tempestiva ed integrata ad altri strumenti”.

Un partner per l’innovazione

Massimo Cortopassi conclude: “Apprezziamo molto l’approccio consulenziale di Ricoh e le competenze di system integrator che ha dimostrato nel progetto. Sulla base delle nostre esigenze, Ricoh è stata in grado di valutare le soluzioni più adatte tra quelle disponibili sul mercato e di integrarle nella nostra infrastruttura IT. Ricoh è il partner ideale nel nostro percorso di innovazione continua”.