Al primo posto dei due principali negozi di app per smartphone, Play Store e App Store, il test per Immuni parte in Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria
«Dopo 24 ore abbiamo già avuto 500 mila download, questo significa che l’applicazione è stata apprezzata nella sua semplicità e i cittadini ne hanno capito l’utilità». Sono le parole di Paola Pisano, Ministro per l’Innovazione, che ha tirato in ballo i primi numeri, francamente ipotizzabili, di scaricamento dell’app Immuni“. Evidentemente, anche per la curiosità di capire come funziona e in che modo è fatta, un po’ tutti i più aggiornati hanno prelevato l’applicazione dai due store principali del mercato, Play Store per Android e App Store per iPhone .
«Ad oggi (ieri ndr.) – ha aggiunto Pisano – siamo il primo grande paese in Europa a utilizzare una tecnologia del genere per il contrasto del coronavirus, tra i primi al mondo. L’applicazione è stata sviluppata nel pieno rispetto della privacy della normativa italiana ed europea».
App Immuni, c’è ancora da attendere per l’estensione
Esprimendo quindi soddisfazione per la quantità di download, il Ministro del governo Conte ricorda come l’app sia la più scaricata nella giornata di ieri sugli store di Apple e Google. C’è da dire però che il funzionamento vero e proprio non è attivo ovunque ma solo, da oggi, in Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria. Qui l’app è collegata al Sistema Sanitario Nazionale, che potrà comunicare con gli ospedali e medici per il tracciamento, ovviamene anonimo (in uso solo ID temporanei e random di ogni smartphone) del Covid-19.
Nelle altre regioni invece si dovrà attendere la chiusura della sperimentazione anche se sin da subito è possibile scaricare Immuni dando un occhio a come funziona, senza accedere ai servizi. Come ha chiosato il Viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri: «Dalla prossima settimana o da quella immediatamente successiva, Immuni verrà estesa a tutti».