Oggi, il dato ha un valore immenso per le aziende: saperlo gestire, proteggere e trattarlo secondo tutte le normative e, allo stesso tempo, arricchirlo e valorizzarlo dà la spinta che serve al Business per decidere e crescere
Ci troviamo in una fase di passaggio che verrà citata nei libri di storia della tecnologia come fondamentale per l’innovazione del business e la maturazione di mercati, aziende e utenti finali. Ci troviamo nell’era dei dati e chi riesce – moderno cercatore di petrolio digitale – a estrarre il loro vero valore si avvantaggia enormemente sui concorrenti. La posta in gioco è alta. Lo sa bene Stefano Ponta, responsabile per ASG Technologies di Italia, Grecia, Svizzera Italiana, Spagna e Portogallo.
Nata nel 1986, ASG è un’azienda statunitense che oggi vale 225 milioni di dollari di fatturato all’anno, con 40 filiali in tutto il mondo e oltre 1.000 dipendenti. Dopo l’acquisizione nel 2007 di Mobius, ASG vanta in portafoglio circa 200 prodotti, suddivisi in tre macroaree: enterprise information management, IT systems management e digital automation platform.
UNA RICCHEZZA DA CONDIVIDERE
«Negli ultimi tre anni, ASG ha registrato una crescita costante, trimestre dopo trimestre. I nostri 3.500 clienti in tutto il mondo sono grandi aziende» – spiega Ponta. «Siamo fornitori di circa il 75% delle imprese Top Fortune 1000, nel settore assicurativo, finanziario, bancario, telco, utility e retail. Anche in Italia, il nostro mercato rispecchia questo quadro, con clienti di grandi dimensioni, tra i quali le maggiori banche e assicurazioni». L’IT non è più solo un dipartimento dell’azienda, ma è un fattore abilitante per la sua trasformazone in Information company. Secondo la prospettiva di ASG, le partnership esterne con le grandi aziende di consulenza quali Accenture, KPMG e EY e con i partner locali sono fondamentali per sviluppare e realizzare progetti importanti. Un tempo, infatti IT e Business erano visti come entità separate e non sempre gli obiettivi erano totalmente condivisi, mentre oggi l’informazione è uno degli asset più preziosi che l’azienda possiede. Informazione, intesa anche come gestione dei contenuti, spesso non strutturati. IT e Business devono avere una visione comune degli obiettivi e delle esigenze reciproche. «Adesso, Line of Business e IT vanno a braccetto. I dati, se correttamente utilizzati, lavorati e censiti consentono di essere più veloci nel rispondere alle emergenze, come quella sanitaria in corso, ma anche alle improvvise variazioni delle esigenze del mercato o degli utenti finali».
CAPIRE IL CICLO DI VITA DEL DATO
Oggi, per esempio, una fusione bancaria importante come quelle avvenute negli scorsi anni, verrebbe gestita in modo diverso – spiega Ponta – «federando i sistemi e le fonti di dati e di contenuti, andando a lavorare non tanto, o non solo, sulla scelta di quale sistema IT cambiare, integrare o fare evolvere, quanto piuttosto sui dati e sui contenuti da gestire, sulla loro provenienza, sul sistema che li aveva generati, su quale era stata la catena che ne consentiva la fruizione e quali lavorazioni aveva subito il dato nel suo intero ciclo di vita». Quindi, una visione del progetto completamente ribaltata: «Trust your data è il mantra su cui ASG punta molto» – afferma Ponta. «Se il dato non è tracciabile, non è attendibile. L’affidabilità dei dati e la capacità di capire i metadati, cioè le informazioni che arricchiscono un dato, sono i requisiti per costruire una strategia data driven di successo.
Attraverso il data lineage è possibile identificare esattamente il ciclo di vita del dato e rappresentarlo in tutte le sue caratteristiche, dalla sua origine all’uso finale che l’azienda ne fa, tenendo traccia di eventuali trasformazioni e delle relazioni di interdipendenza con i dati di altri sistemi aziendali». Le esigenze attuali, infatti, sono interconnesse. Diversi settori hanno esigenze simili, ma in parte differenti, e questo costringe le aziende a organizzare i processi, a tracciarli e a mettere in campo attività di controllo per una gestione efficiente, sicura e affidabile dei loro dati. «E noi siamo lì per aiutarli e per offrire al cliente finale una soluzione a tutto tondo, con il dato da una parte – fondamentale per qualunque azienda voglia crescere e avere successo – e la capacità di far fronte alle emergenze e alle improvvise necessità del business dall’altra, anche attraverso alleanze e collaborazioni» – conclude Ponta.