Se nei mesi pre-Covid la situazione sembrava potersi sbloccare, adesso le tensioni tra Usa e Cina hanno portato ad aumentare il periodo di divieto
Nel caso in cui qualcuno sperasse che il governo di Donald Trump avrebbe prima o poi alleggerito le sue restrizioni a Huawei entro il 2020, beh, non sarà proprio così. Il presidente ha prorogato l’ordine esecutivo di maggio 2019 vietando agli Stati Uniti di utilizzare apparecchiature di telecomunicazione della cinese anche nel 2021.
L’estensione durerà fino a maggio del prossimo anno e, sebbene l’ordine rinnovato non chiami in causa esplicitamente il colosso di Shenzen, è chiaramente rivolto alla società, così come ad altri “potenziali” rischi per la sicurezza degli americani, tra cui ZTE. Detto questo, a Huawei è ancora permesso di lavorare con alcune aziende americane, in gran parte nel campo della connettività 5G e di apparati di rete.
Cosa succederà a Huawei negli Usa
Non a caso, la società ha una presenza particolarmente forte nelle aree rurali degli Stati Uniti, in quanto a infrastrutture di rete, che cadrebbero velocemente in uno stato di disconnessione, fino alla sostituzione delle stesse apparecchiature con altre provenienti da produttori fuori dalla black list del governo. Finora, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha rilasciato estensioni di licenza temporanee, ma organizzazioni come la CTIA, l’associazione commerciale per l’industria wireless, hanno chiesto a gran voce un’estensione più ampia, a causa dell’incertezza allo stato attuale delle cose.
Reuters riferisce che proprio la CTIA ha affermato come “un impegno limitato con Huawei servirà a proteggere la sicurezza di apparecchiature e dispositivi sul mercato e avvantaggerà i consumatori americani, riducendo il rischio che saranno soggetti a compromissione dei loro dispositivi”.
Nel frattempo, il direttore finanziario di Huawei, Meng Wanzhou è ancora nel pieno della richiesta di estradizione in Canada per presunta violazione delle sanzioni commerciali statunitensi con l’Iran e furto di segreti commerciali. Il processo è stato ritardato a causa della pandemia di Coronavirus.