Sony ribadisce il lancio della PS5 a Natale 2020

Perché Sony ha posticipato il lancio della PS5

Le vendite attuali di videogame non sono alle stelle ma il mercato potrebbe riprendersi in vista della next-gen

Sony ha ribadito che la sua console next-gen PlayStation 5 sarà pronta per essere spedita durante le festività natalizie di fine anno. La società giapponese lo ha annunciato in un rapporto sugli utili trimestrale in cui afferma che il profitto ha subito un certo calo nel settore dei videogame. Probabilmente le cose andranno meglio proprio con l’uscita della PS5 ma per ora, sviluppatori in-house e di aziende terze stanno stringendo la cinghia, anche per colpa del Covid-19 e del cambio di priorità della spesa dei consumatori.

«Per quanto riguarda il lancio di PlayStation 5, anche se fattori come i dipendenti che lavorano da casa e le restrizioni sui viaggi internazionali hanno presentato alcune sfide per quanto riguarda la parte del processo di test e la qualificazione delle linee di produzione, lo sviluppo sta procedendo con il lancio della console previsto per le festività del 2020».

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Calendario ben definito per la PS5

A questo punto, non dovrebbero esserci problemi insormontabili nella pipeline di sviluppo di Sony, compresi i partner. Per quanto riguarda i numeri attuali, la giapponese ha dichiarato che le vendite della PlayStation 4 hanno raggiunto i 110 milioni, in leggero aumento rispetto al trimestre precedente. Ad oggi, la compagnia ha ritardato il suo titolo principale, The Last of Us Part II, non una ma due volte, spostandolo da febbraio a giugno. Nel frattempo, il resto del mercato non è che vada malissimo: Nintendo ha fatto bene con Animal Crossing e Activision Blizzard ha riscosso un buon risultato con Call of Duty: Warzone. Ed è per questo che nel primo trimestre fiscale, in via di chiusura il 30 giugno, Sony probabilmente trarrà beneficio dalle condizioni di ripresa della produttività.

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Le vendite di console in genere si muovono all’interno di un ciclo, con l’ultimo anno di una certa generazione che di solito va forte nelle vendite di software ma debole nelle entrate dell’hardware. Sony non ha fatto previsioni precise al riguardo. Durante il trimestre, ha dichiarato che quattro delle sue fabbriche sono state chiuse dal 24 gennaio al 9 febbraio a causa della pandemia. Ma dal 10 febbraio, tutte sono state riaperte, sebbene abbiano vissuto delle interruzioni nella catena di approvvigionamento.