Prysmian si aggiudica il progetto SuedOstLink in Germania

Prysmian si conferma nel Dow Jones Sustainability World index

Prysmian sarà responsabile della progettazione, produzione, fornitura, posa, giunzione, test e collaudo di un sistema in cavo interrato con una capacità di 2 GW per la parte gestita da TenneT nell’ambito di questo primo Corridoio tedesco

Prysmian Group si è aggiudicato una commessa per la realizzazione del progetto SuedOstLink in Germania, uno dei collegamenti in cavo interrato HVDC (High Voltage Direct Current) più lunghi al mondo, assegnata da TenneT TSO GmbH, l’operatore di rete tedesco-olandese. Con un valore di circa €500 milioni in base alle opzioni, Prysmian sarà responsabile della progettazione, produzione, fornitura, posa, giunzione, test e collaudo di un sistema in cavo interrato con una capacità di 2 GW per la parte gestita da TenneT nell’ambito di questo primo Corridoio tedesco.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

“Questa prestigiosa commessa conferma la nostra ambizione di svolgere un ruolo strategico verso un’economia low-carbon e di guidare la transizione energetica con soluzioni più smart, più affidabili e maggiormente sostenibili. Siamo molto lieti di partecipare alla realizzazione di questo cruciale progetto infrastrutturale, contribuendo a potenziare la rete europea di trasmissione di energia elettrica” ha dichiarato Valerio Battista, CEO di Prysmian Group.

Il progetto SuedOstLink va ad aggiungersi ad altri progetti strategici di interconnessione in cavo interrato come il collegamento “Piemonte-Savoia” tra Italia e Francia, il collegamento INELFE tra Spagna e Francia, il progetto ElecLink che attraversa il Tunnel della Manica tra Francia e Regno Unito e il collegamento ALEGrO tra Belgio e Germania.

Prysmian fornirà un sistema in cavo interrato HVDC da ±525 kV, il primo collegamento HVDC a utilizzare cavi estrusi ad un così elevato livello di tensione, con conduttori in rame di grandi dimensioni e l’innovativo isolamento P-Laser, sviluppato dal Gruppo, in grado di lavorare a temperature superiori permettendo, per la prima volta, una capacità di trasmissione oltre i 2 GW su un singolo sistema. Con una lunghezza di oltre 250 km, il sistema partirà dal punto di connessione situato nella Germania meridionale a Isar, vicino a Landshut in Baviera. Prysmian fornirà anche tutti i relativi accessori, nonché il sistema integrato di monitoraggio PRY-CAM. L’eccellenza e l’efficienza dell’installazione saranno garantite da soluzioni ottimizzate per le lunghe distanze, superiori ai 2 km, e saranno supervisionate da un team locale altamente qualificato e dedicato alla gestione e all’ingegnerizzazione del progetto. La conclusione del progetto è prevista agli inizi del 2026.

Leggi anche:  Cross-IX, MIX e AMS-IX inaugurano una potenziale piattaforma europea di peering da 1200 reti interconesse

“Le nostre soluzioni innovative ed eco-sostenibili supporteranno la transizione energetica della Germania, grazie a cavi interrati dalle capacità superiori, in grado di coprire distanze maggiori e di incrementare la potenza di trasmissione, permettendo di trasferire più energia rinnovabile dal nord del paese, dove viene generata, verso le regioni più meridionali, dove è maggiormente consumata” ha aggiunto Hakan Ozmen, EVP Projects BU, Prysmian Group.

Scegliendo la tecnologia di isolamento P-Laser, TenneT riconosce i vantaggi offerti da questo innovativo prodotto realizzato in HPTE (High Performance Thermoplastic Elastomer). Con un solido track record nelle applicazioni a media tensione, questa tecnologia di isolamento altamente performante e totalmente qualificata è stata perfezionata nel corso degli anni, con un programma di sviluppo HVDC completo di test rigorosi e trial approfonditi. P-Laser è indicato per i più elevati livelli di tensione in quanto offre una performance termica superiore e un’elevata affidabilità intrinseca che assicurano soluzioni più flessibili e sostenibili, quali la costruzione ottimizzata in presenza di trincee dall’ampiezza ridotta. Completamente riciclabile, assicura una produttività superiore e il 30%* in meno di emissioni CO2 durante la produzione, presentando quindi una performance ambientale molto superiore a quella delle tecnologie più tradizionali.