Si presenta al mercato italiano la Global Business Unit for Financial Services di Oracle, che si propone di aiutare le istituzioni finanziarie, assicurative e le realtà del fintech ad affrontare le sfide, sempre più mutevoli, del settore
L’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, nel settore finanziario e bancario, ha richiesto alle aziende di offrire maggiore trasparenza e più interazione digitale alla propria clientela – per ovviare alle limitate possibilità odierne di ricevere informazioni finanziarie e documentazione sui propri investimenti od obblighi bancari e assicurativi.
Banche e assicurazioni hanno dovuto fare leva sulla digitalizzazione e su modelli di gestione dei dati uniformi, integrati con il resto dei sistemi digitali e in grado di assicurare un’analisi puntuale ed efficace della gestione del rischio – pensiamo per esempio alle previsioni sulla solvibilità nel pagamento dei mutui – utilizzando modelli facilmente adattabili alle diverse situazioni sviluppatesi a causa della situazione sanitaria.
Un’esigenza che sarà sempre più fondamentale; le sfide complesse come quelle dell’ultimo periodo – ma pensiamo anche ai cambiamenti climatici che inseriscono variabili di rischio sempre maggiori – impongono al mercato italiano delle istituzioni bancarie, finanziarie e assicurative di accelerare il loro percorso di innovazione tecnologica per modernizzare i modelli operativi e di business.
Ed è questa la mission della Global Business Unit Oracle for Financial Services che, attraverso strumenti facilmente integrabili e scalabili consentono di trasformare le esigenze di compliance alle normative sui dati di rischio in opportunità per generare profitto e innovazione data-driven.
Anche in ottica Fintech, per le quali le soluzioni core banking e core insurance offerte da Oracle consentono già oggi ai clienti di abilitare questo tipo di servizi avanzati.
Alla guida di questa business unit verticale c’è Antonio Colasante, che conferma come, per affrontare scenari sempre più complessi e competitivi servono soluzioni integrate con l’infrastruttura informativa aziendale, ma abbastanza flessibili e potenti da affrontare problematiche sconosciute.
Una unità di business “pesante” all’interno della galassia Oracle, che gestisce a livello globale più di 800 grandi clienti attraverso i quali vengono gestite oltre 26 miliardi di transazioni, 400 milioni di pratiche di prestito, 37 milioni di polizze assicurative, grazie all’esperienza di oltre 10.000 dipendenti, e un investimento in R&D di oltre il 50% superiore a quello di altre global business unit del gruppo.
Numeri indispensabili per gestire una tale complessità. “A fronte della complessità di scenari economici sempre più mutevoli – racconta il manager – questa situazione non è più sostenibile, e l’evoluzione normativa del settore che spinge verso la trasparenza, la standardizzazione, la garanzia di univocità e gestione corretta del dato lo dimostrano”.
La gestione corretta e uniforme del dato è alla base dell’eccellenza di questa offerta: una piattaforma dati unica che permette di analizzare – anche sfruttando motori di Intelligenza Artificiale e di Machine Learning – i dati di rischio, i dati finanziari, le richieste normative e di compliance, i dati dei clienti.
Soluzioni disponibili in cloud oppure on premise, a seconda delle necessità dei clienti, che sono complementari alle altre soluzioni di Oracle e possono essere facilmente scalabili e potenziabili – anche una volta implementate – per poter gestire eventuali nuovi casi d’uso dei clienti.