Alla scoperta di Appliance VPN, che permette di creare collegamenti sicuri tra le reti private e mobili e le infrastrutture cloud di Seeweb
Un tema chiave di questa prima parte di 2020 è sicuramente lo smart working. Nonostante il trend, in Italia, fosse abbastanza consolidato tra le big company, oggi anche le imprese di medie e piccole dimensioni hanno dovuto adattarsi per rispondere all’emergenza di Covid-19 e alle disposizioni ministeriali in atto. Non a caso, fornitori globali di infrastrutture e servizi di rete hanno visto crescere esponenzialmente le richieste di accesso, con un impatto notevole anche sul traffico. L’adozione del lavoro agile, in remoto, porta però con sé numerosi pericoli, se svolto in maniera non coerente e fuori dalle policy aziendali. Tra le tante prerogative, resta centrale l’utilizzo di una VPN, non più commodity ma requisito per un business che non si ferma e che non vuole rischiare hack e problemi di sicurezza. Tra le compagnie che possono vantare una soluzione di virtual private network all’avanguardia c’è Seeweb, con la sua Appliance VPN.
Si tratta di uno strumento che consente agli utenti di creare collegamenti sicuri tra le loro reti private e mobili e le infrastrutture cloud di Seeweb. L’utilizzo è molto semplice e non richiede profonde conoscenze di sistemi e networking. Tutte le configurazioni si eseguono su una comoda interfaccia web che permette la completa gestione del sistema e la configurazione di tutti i servizi di VPN e di firewall. Infatti, oltre a fornire servizi di sicurezza via collegamenti sicuri, l’Appliance offre anche opzioni di firewall con possibilità di modificare le proprie regole senza limiti. Queste due soluzioni, insieme, garantiscono la configurazione ideale per chi vuole proteggere la propria infrastruttura. Il pannello di controllo messo a disposizione permette a chiunque di configurare semplici tunnel IPsec (site-to-site VPN), oppure elaborare configurazioni più complesse che permettono a postazioni mobili (mobile VPN o Roadwarrior) di connettersi in totale sicurezza verso la rete aziendale. Non a caso, Appliance VPN, nella nuovissima versione, gode di una configurazione in HA, ossia in alta affidabilità.
Le modalità di configurazione supportate sono diverse. La site-to-site VPN è la più comune e diffusa perché permette di creare un collegamento sicuro tra due oggetti: l’Appliance di Seeweb e il VPN gateway a casa del cliente. In questo scenario tutto il traffico tra le due infrastrutture è sicuro. Questo tipo di configurazione è utilissima per chi ha già una propria infrastruttura interna con postazioni di lavoro, stampanti di rete, fileserver e vuole aggiungere nuovi servizi in cloud, come ad esempio mail server, SCM server o ulteriori fileserver, rispettando però le politiche di sicurezza. Poi c’è la configurazione mobile VPN, che consente di sfruttare una connessione sicura da una postazione mobile con una qualsiasi connessione a internet: ADSL, 3G, HotSpot Wi-Fi pubblici e così via. L’utilizzo è pensato per coloro che vogliono connettersi in sicurezza ma non dietro la rete aziendale, oppure se si vuole creare un ufficio virtuale totalmente in cloud. Una terza configurazione, la OpenVPN, poggia su un software di VPN open source e con licenza GPL, utilizzato per creare tunnel VPN punto-punto. Tra i vantaggi di utilizzare OpenVPN c’è sicuramente la semplicità di impostazione sia lato client che server.
Ma quali sono i requisiti necessari per attivare l’Appliance VPN? Nulla di così difficile: basta semplicemente un cloud server su cui far collegare i servizi e l’appliance stessa. Inoltre, la VPN è il servizio “default” del Virtual Private Cloud, avendo il ruolo essenziale di proteggere l’infrastruttura di cloud privato. Oggi è quanto mai essenziale per chi lavora in remoto, tale da poter gestire non solo lo stesso carico di prima ma anche un ulteriore, grazie al recente potenziamento dell’architettura e delle risorse sottostanti effettuato da Seeweb.