LIFEdata: l’intelligenza artificiale creata da 36 professionisti da 7 differenti nazioni

LIFEdata: l'intelligenza artificiale creata da 36 professionisti da 7 differenti nazioni

LIFEdata ha appena concluso con successo una campagna di crowdfunding con un overfunding del +415%, per accelerare il go to market portando nelle aziende italiane le proprie tecnologie di Voice-Enabled Enterprise e Knowledge Augmentation basate su Intelligenza Artificiale Voice

Parla italiano e ha un team di 36 professionisti laureati in discipline STEM, provenienti da 7 differenti nazioni e in prevalenza femminile (60%): è questo il volto di LIFEdata, startup innovativa che si occupa di semplificare l’accesso a prodotti e servizi complessi delle aziende sfruttando l’intelligenza artificiale basata sulla voce.

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Un settore, quello dell’Intelligenza Artificiale Voice che sta attraversando un vero e proprio exploit in quanto in grado non solo di semplificare la vita quotidiana, come ci hanno dimostrato gli smart speaker ormai presenti in oltre 200mln di abitazioni nel mondo, ma anche di alleggerire i più complessi processi aziendali. È Gartner a presentare una stima di quanto questo settore influirà sul business delle aziende: secondo la società di ricerca, infatti, per le imprese che introducono soluzioni di Intelligenza Artificiale Voice è prevista una crescita di ricavi del +30% entro il 2021.

“La voce è un acceleratore in tutti quegli ambiti in cui esistono processi digitali. In qualunque tipo di processo che implica interazioni tra persone e tra uomo e macchina, nonché dove il recupero e lo scambio di dati, informazioni, documenti in real-time possono fare la differenza sull’efficienza di processo e la produttività di business, la voce diventa l’acceleratore per eccellenza perché semplifica anche i processi più complessi. Dove l’uomo interagisce con un processo, la voce è in grado di far risparmiare da 3 a 10 volte il tempo e la complessità dell’attività svolta.” – spiega Omar Fogliadini, Founder e Managing Partner di LIFEdata.

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Accelerazione di business per la startup zebra, entro fine marzo il lancio pubblico della versione Saas

È in questo ambito che la società ha concentrato tutte le risorse, sviluppando una piattaforma tecnologica già disponibile e in uso a primarie aziende (entro fine marzo è previsto il lancio della piattaforma in modalità Saas – Software as a service). Tutto in tempi rapidissimi, dato che la startup è nata a febbraio 2019 e ha voluto fin da subito seguire il modello della startup zebra, ovvero quelle startup che puntano subito a fatturare ed essere sostenibili. Nei primi sei mesi del 2019, infatti, l’azienda ha fatturato più di 350.000 euro (una cifra che corrisponde a tre volte il fatturato medio annuo di una startup nei primi tre anni di vita – dati Mise.)

LIFEdata è anche il risultato di un’operazione, che, in gergo finanziario, viene chiamata managing buyout, attraverso cui il management ha acquisito da una precedente startup con sede a Londra e in Svizzera asset e tecnologia di altissimo livello realizzata da un team di sviluppatori internazionali. “Questo ha dato un’accelerazione fortissima all’azienda. Quando è stata fondata LIFEdata, infatti, esisteva già una soluzione matura e un team di professionisti e manager con competenze e know how elevato ed è subito stata in grado di generare fatturato e di acquisire clienti come Janssen (oggi parte di Johnson & Johnson)”, commenta Fogliadini.

Overfunding e inserimento di nuove figure professionali

A settembre 2019, dopo soli sei mesi dalla sua nascita, LIFEdata ha avviato una campagna di Equity Crowdfunding sulla piattaforma CrowdFundMe. La campagna, che si è conclusa il 20 gennaio 2020, ha raggiunto l’overfunding del +415%, raccogliendo 414.750 euro, rispetto ai 100.000 previsti inizialmente: una delle più riuscite campagne di crowdfunding del 2019. “Questo è stato un momento di ulteriore validazione del nostro modello di impresa. Noi crediamo molto in un modello di intelligenza distribuita: le persone che hanno partecipato alla campagna si sono dimostrate attive nel portare spunti, idee di miglioramento e opportunità di business. Gran parte di questi soggetti sono i nostri principali ambassador sul territorio.”

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Uno degli obiettivi della campagna era quello di acquisire figure professionali di grande expertise e, proprio in questi giorni, infatti, sono entrati nuovi professionisti all’interno dell’azienda, tra cui Antonio Amerise, Managing Director – Business Performance Advisory di LIFEdata, con un’esperienza di 16 anni in aziende digital, la più recente delle quali in SAP come Head of Digital Acceleration della Regione EMEA.

I prossimi passi di LIFEdata, la boutique dell’intelligenza artificiale

Sebbene l’Italia sia il centro nevralgico del management di LIFEdata, il cuore tecnologico dell’azienda è alimentato da competenze internazionali. Un cuore tecnologico, basato sull’intelligenza artificiale Voice e Instant Messaging (riconoscimento e comprensione del linguaggio naturale che abilita Voice-Enabled Enterprise, Intelligent Process Automation e Knowledge Augmentation), da cui scaturiscono soluzioni pensate per semplificare i processi aziendali – anche quelli molto complessi – e migliorare la loro efficacia in termini di performance di business.

Grazie anche alla campagna di Crowdfunding appena conclusa, ora l’azienda è pronta a rilasciare la piattaforma anche in modalità cloud (Saas – Software as a service) per renderla accessibile a tutti i contesti enterprise, soprattutto in aziende distribuite, dove tanti dati/informazioni e poco tempo per poterle fruire al meglio diventano un fattore critico sull’agilità e le performance di business.

Fa parte della roadmap tecnologica anche il rilascio di un nuovo modulo di Voice Commerce che permette ai negozi fisici di integrare piattaforme di Instant Messaging e di Voice Assistant per assicurare una efficace Omni-Channel User Experience, dall’on-line all’off-line senza interruzioni e senza soluzioni di continuità che disturbano l’esperienza utente.