Come favorire lo smart working, l’esempio di Snom Technology

Snom, un 2021 da record tra novità di prodotto e ripresa delle attività

In un periodo di emergenza, come questo, le attività di lavoro da casa esigono hardware e software d’eccezione

Sembra uno scherzo del destino eppure il 10 marzo 2020, alcuni paesi al mondo hanno festeggiato il cosiddetto “Organize Your Homeoffice Day”, una giornata per fare il punto sulle tecnologie e i benefici del lavoro intelligente da casa. Nello stesso periodo, come sappiamo, l’Italia era alle prese con ben altri problemi, uniti dal filo conduttore dello smart working. Imprese di ogni settore e dimensione hanno chiesto ai loro dipendenti, ove possibile, di evitare i rischi dovuti alla diffusione del Covid-19, lavorando entro le mura domestiche. Se per qualcuno ciò poteva essere un sogno, per altri la situazione ha sollevato parecchi dubbi: come mantenere lo stesso livello di produttività, la stessa interazione con i colleghi, clienti e fornitori? Rispondere non è certo semplice ma l’esempio concreto di Snom Technology ci aiuta a comprendere meglio alcune dinamiche e le operazioni che possono impattare di meno sul business casalingo.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Come ci spiega Fabio Albanini, head of International Sales, EMEA and managing director, Italy di Snom Technology: «Ci troviamo a un bivio importante, non solo per la società ma anche per gli sviluppi tecnologici. Oggi soluzioni come quelle del VoIP si ergono a scelta praticamente obbligatoria per chi necessita di gestire un centralino fuori dall’ufficio. Se il Paese ci chiede di essere responsabili da un lato, dall’altro ci sono imprese che non possono fermarsi, non del tutto almeno, e con i nostri servizi cerchiamo di aiutarli in questo duro cammino».

I due elementi cardine su cui si basano le soluzioni VoIP di Snom Technology sono la portabilità e l’open VPN. La portabilità è ciò che consente a un telefono di registrarsi automaticamente, tramite la funzionalità di provisioning già integrato all’interno dell’azienda, sul network domestico. E non solo: di recente, Snom ha annunciato la disponibilità immediata di Sraps, un nuovo servizio gratuito cloud-based per la manutenzione remota di tutti i suoi terminali. La piattaforma permette, in assenza di provisioning, di appoggiarsi su un server Snom per installare i relativi device tramite IP.

Leggi anche:  Dynatrace annuncia la nuova Kubernetes Experience per i team di Platform Engineering

«Per quanto riguarda l’open VPN, Snom lavora per semplificare l’integrazione delle varie policy di rete in casa. Se, ad esempio, tra le mura domestiche si ha un operatore che non permette di far “uscire” una connessione verso un VoIP, l’open VPN può lavorare in automatico, per aggirare il problema e collegare il telefono senza alcun intervento dell’utente».

Un altro aspetto importante della tecnologia Snom Technology riguarda la flessibilità della connettività. «Nel caso in cui in casa o in qualsiasi altra situazione di smart working non vi sia un cavo ethernet da utilizzare per connettere il telefono (e quindi ci si debba accontentare solo del wireless), viene in aiuto un dongle USB da collegare alla porta dei terminali per donare la possibilità di navigare via Wi-Fi».

Insomma, si tratta di opportunità che oggi diventano quanto mai essenziali, soprattutto quando evitano il contatto fisico con l’esterno. «Anche un fornitore, che deve installare decine di telefoni, può semplicemente spedirli ai destinatari e poi attivarli da remoto, da una centrale, in un tempo molto breve. Purtroppo dovremo convivere ancora per un po’ con tali modus operandi, ma abbiamo la tecnologia per farlo».

Altro aspetto interessante dell’offerta Snom Technology è legata alle cuffie. Nel portafoglio della compagnia ci sono modelli wireless o cablati, da collegare sia ai telefoni VoIP che direttamente al PC, così da usarli con solo il software di gestione telefonica: una versatilità che acquista un senso sempre maggiore. Per concludere, Albanini ricorda che: «Se le nostre abitudini sono già cambiate, cerchiamo di coglierne il lato positivo, nonostante sia molto complicato e difficile. Quando l’emergenza sarà alle spalle, almeno quella sanitaria, molti dei passi in avanti che le aziende avranno fatto in termini di smart working potranno tornare utili per gestire situazioni lavorative differenti, speriamo meno critiche di quelle odierne».

Leggi anche:  Come iniziare con l'IA nella supply chain