Verso la new digital economy. Quale architettura per la trasformazione digitale?

BizOps, come migliorare DevOps con il feedback di business continuo

La trasformazione digitale richiede nuovi modelli di business, nuove tecnologie, nuove strutture organizzative e nuove architetture in grado di rispondere alle esigenze di un ecosistema dinamico, decentralizzato, basato sui dati, automatizzato e in grado di autoapprendere

Spinta dall’engagement in tempo reale con i clienti, da un aumento esponenziale dei dati, dall’accelerazione del ritmo del cambiamento, dalla natura istantanea ma temporanea del cloud, dai notevoli incrementi della potenza di computing, oltre che dalle tecnologie cognitive, di AI e di ML – la combinazione di nuove realtà sta consentendo soluzioni che prima non erano possibili. Non è che tutto ciò che era fin qui conosciuto sia sbagliato, ma è cambiato tutto. E come ogni cosa, anche l’architettura deve cambiare per stare al passo con le nuove realtà di oggi. È necessaria un’architettura decentralizzata in grado di supportare gli engagement esperienziali in tempo reale, la consapevolezza dell’ecosistema, il processo decisionale aumentato, i prodotti e servizi automatizzati e connessi, e tanto altro ancora.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

L’architettura per la trasformazione digitale

I punti fondamentali sono quattro. Prima di tutto, si concentra su adattabilità, flessibilità e velocità di cambiamento come caratteristica principale. Inoltre, distribuisce autonomia agli edge, mantenendo la coerenza critica al centro e in tutto l’ecosistema. Consente la creazione della nuova piattaforma di digital business necessaria per prosperare nell’economia digitale. E in ultima analisi, fornisce un nuovo framework per pensare a portata, scala e velocità dell’architettura.

L’architettura aiuta le aziende a comprendere il quadro generale, quali sono tutti i pezzi e come si adattano insieme per soddisfare i requisiti, come integrarli per coerenza e interoperabilità e come bilanciare efficienza ed efficacia con agilità e flessibilità. Con la trasformazione digitale, il numero di “parti mobili” si è notevolmente ampliato, e la necessità che queste operino insieme è fondamentale ai fini della user experience. La complessità dei problemi è aumentata in modo esponenziale. L’architettura offre alle aziende un modo per comprendere e gestire quella complessità. Decomponendo il tutto in parti costitutive, consente alle aziende di affrontare ogni componente in modo ponderato, approfondito e coordinato.

Come espandere i domini architettonici

Per l’architettura del digital business, il “quadro generale” è rappresentato da tutti gli aspetti dell’intera azienda nel suo ecosistema completo. Per gestire tale ambito, gli architetti suddividono il quadro in aree tematiche (parti costitutive) chiamate domini architettonici. I quattro domini principali, cioè business, informazioni, applicazioni e tecnologie, rappresentano la visione tradizionale dell’architettura. E mentre questi domini sono ancora applicabili e utili, non forniscono più un modello sufficiente per pensare all’IT dell’azienda e al suo rapporto con il business e la trasformazione. Quattro domini aggiuntivi espandono il quadro generale dell’architettura per rispondere alle esigenze della trasformazione digitale.

Leggi anche:  Il potenziale del data marketplace. Come governare la condivisione dei dati

Per comprendere la nuova architettura, bisogna iniziare ad allinearla al business. Le priorità strategiche forniscono i requisiti per la piattaforma di digital business. L’architettura descrive le funzioni modulari che la piattaforma deve fornire per raggiungere priorità di business, informazioni e performance.

L’architettura di business traduce le strategie in scambio di valore, capacità richieste e iniziative. L’architettura delle informazioni identifica le fonti di dati e informazioni, lo storage, la gestione e la semantica necessari per ottenere i risultati e trarre vantaggio dalle nuove capacità cognitive. L’architettura delle performance definisce i fattori di successo e i KPI per gestire e misurare i risultati che raggiungono le priorità strategiche.

Come migliorare l’architettura delle funzioni

L’architettura del business e quella delle informazioni descrivono il valore e il modo in cui viene scambiato in tutto l’ecosistema, oltre a descrivere le funzioni delle piattaforme e dei settori richieste in tutta l’azienda per soddisfare tutte le priorità strategiche. In altre parole, descrivono ciò che è necessario per ottenere risultati di business. Un’altra domanda è come determinare se questi risultati sono stati raggiunti, quali KPI utilizzare per misurarli e come migliorarli. L’architettura delle performance identifica cosa e come raccogliere le metriche necessarie per questi KPI. Le architetture sopra citate descrivono cosa implementare e come misurarlo, ma bisogna anche sapere come implementare le piattaforme adatte. Le architetture che descrivono questa implementazione si focalizzano su sicurezza, servizi, applicazioni, integrazione e tecnologia.

L’architettura di sicurezza infonde fiducia e integrità digitali in tutta l’azienda, compresi tutti gli aspetti relativi a business, informazioni e tecnologia. L’architettura dei servizi definisce come fornire le funzionalità della piattaforma come servizi pay-as-you-go. L’architettura delle applicazioni definisce come utilizzare la piattaforma di digital transformation per creare applicazioni e come gestire i portafogli di applicazioni e servizi. L’architettura di integrazione definisce il modo in cui business, informazioni e applicazioni sono collegati tra loro per fornire un’esperienza coerente, e come SaaS e altri prodotti esterni vengono aggiunti all’ambiente aziendale. L’architettura tecnologica definisce l’infrastruttura tecnologica ibrida a supporto della piattaforma di digital transformation.

Leggi anche:  Chatbot intelligenti in Java, come liberare il pieno potenziale dell’AI generativa

Insieme, queste architetture descrivono la piattaforma di digital business – le funzionalità di business e l’infrastruttura tecnologica – che può far progredire un’organizzazione nella nuova economia digitale. Questa è una piattaforma rivolta sia internamente sia esternamente con l’obiettivo principale di creare una rete di clienti, partner e fornitori connessi che utilizzano e forniscono informazioni in tempo reale e servizi costantemente aggiornati.

In questa nuova piattaforma, tutto è collegato a tutto il resto. I dati entrano nell’organizzazione attraverso risorse connesse, dipendenti, processi connessi o come altri flussi di dati tramite API e altro. Questi dati circolano attraverso il core di intelligence e di analytics della piattaforma in grado di generare insights, che si traducono in processi interni migliorati. Ma i dati arrivano anche attraverso l’ecosistema tramite dispositivi mobili, veicoli connessi, prodotti intelligenti, e altro. Anche questi dati circolano attraverso la piattaforma, trasformando i dati in azioni da intraprendere quando interagiscono con l’ecosistema.

Come essere leader del cambiamento

In altre parole, non si parla solo di piattaforma o di dati, ma si tratta di ciò che un’organizzazione fa con questi: ed è proprio questo a fare la differenza. In molti modi, la nuova economia digitale può essere parafrasata in tre parole: “Sense, Compute, Act”, ovvero “percepisci, analizza e agisci”. Come percepisci l’ambiente e gestisci i dati dall’edge al core al cloud, come li analizzi quasi in tempo reale, come impari e quindi agisci per determinare i risultati di business. L’IoT, i dispositivi mobili, i big data, il machine learning e l’AI si combinano tutti per percepire continuamente e imparare collettivamente da un ambiente. Ciò che distingue i vincitori è il modo in cui utilizzano le informazioni per creare prodotti connessi, fornire previsioni e azioni significative e a valore aggiunto per l’efficienza e la convenienza sempre più personalizzate, per migliorare i processi industriali, per l’engagement esperienziale o per qualsiasi processo decisionale di business. E ciò che consente a quei vincitori di esserlo è una piattaforma di digital business basata su una nuova architettura enterprise digitale.

Leggi anche:  SAS Viya, l’alleato per le decisioni basate su AI e Advanced Analytics

Mike Rosen

Chief scientist al Wilton Consulting Group, è stato fondatore e vicepresidente della Business Architects Guild. Come global research VP di IDC, ha condotto ricerche per manager dell’IT e del Business sui temi delle architetture strategiche e della digital transformation. Il suo attuale focus è sulla Digital Business Platform necessaria per una trasformazione digitale agile, flessibile, scalabile e sostenibile. Con oltre 40 anni di esperienza nel settore delle architetture e nella progettazione di applicazioni, Mike Rosen è uno speaker riconosciuto a livello internazionale, autore di numerosi libri e di centinaia di articoli.

Mike Rosen presenterà a Roma per Technology Transfer i seminari “BizOps – Integrare DevOps con Business e Enterprise Architecture” il 18-19 maggio 2020 e “Creare una nuova piattaforma tecnologica per la Digital Transformation” il 20-21 maggio 2020.