Tre parole chiave per vincere le sfide

Tre parole chiave per vincere le sfide della trasformazione digitale

Innovazione, esperienza ed efficienza sono i pilastri che sostengono la strategia Avanade per accelerare la trasformazione digitale

A chi mi chiedesse quali saranno i fattori fondamentali che determineranno il successo delle aziende nel 2020 e negli anni seguenti, risponderei senza esitazioni che saranno tre: l’innovazione, da perseguire con l’acquisizione di competenze e l’integrazione delle tecnologie; l’esperienza, offerta ai clienti finali ma anche ai dipendenti; e infine l’efficienza, che si ottiene sfruttando l’automazione per snellire i processi operativi e focalizzare le risorse sui processi a valore aggiunto. Questi sono i pilastri che sostengono la strategia Avanade per accelerare la trasformazione digitale.

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Tuttavia, sono ancora molti gli ostacoli che frenano le aziende in questo percorso virtuoso. I segnali che abbiamo registrato con l’ultimo rapporto internazionale sulla trasformazione digitale di Vanson Bourne, commissionato in occasione del lancio della campagna Future Ready Now, e che verifico sul campo attraverso la mia personale esperienza, non sembrano concedere troppi margini di temporeggiamento. Occorre una svolta aziendale profonda, non solo tecnologica. La maggior parte delle imprese ha elaborato e sta implementando una strategia di trasformazione digitale, eppure, i risultati ancora stentano ad allinearsi agli sforzi e alle aspettative: molte aziende avvertono sintomi di una sorta di “fatica digitale”, causata da trasformazioni che si rivelano più complicate del previsto.

In Italia, così come in altri paesi, tra le maggiori difficoltà spiccano l’assunzione di personale idoneo e la formazione continua, necessaria per tenere il passo con l’evoluzione, ormai da intendersi in senso più ampio come cultura del cambiamento da condividere con tutti i dipendenti. Quanto sia decisiva l’esperienza dei dipendenti per le sorti della trasformazione digitale, lo ha confermato una nostra recente ricerca che analizza come l’innovazione dell’ambiente di lavoro sia in grado di migliorare la workplace experience e di conseguenza di elevare le performance delle imprese. In particolare, i 1.375 decisori aziendali di livello senior che hanno partecipato all’indagine hanno stimato un aumento del 16% dei ricavi annuali e una riduzione dei costi operativi del 13% a fronte di una trasformazione dell’ambiente di lavoro che includa tecnologia, operations, cultura aziendale ed esperienza dei dipendenti.

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Per far sì che il capitale umano possa essere davvero un punto cardine della trasformazione aziendale serve un approccio da innovatori: occorre essere aperti alle novità, aver voglia di sperimentare. Fondamentale la creazione di team interfunzionali che apportino metodologie diverse allo svolgimento delle attività, nella più ampia ottica di valorizzazione della diversità in senso lato, quindi non solo di genere ma anche di formazione e approcci. L’apertura sembra dunque la via migliore per centrare i tre benefici principali che i manager si attendono dalla trasformazione digitale: riduzione dei costi, incremento della produttività e potenziamento della crescita. Tre come gli elementi chiave per il successo nell’era digitale citati in precedenza e che sintetizzo: innovare a tutto campo, ridisegnare l’esperienza di clienti e dipendenti, generare efficienza operativa. Un mix che trova il suo naturale filo rosso nelle tecnologie più innovative, dagli analytics per generare insight strategici per il business all’intelligenza artificiale per reinventare i processi. Noi di Avanade affianchiamo le aziende per rendere pervasiva la tecnologia e la digitalizzazione nell’intera organizzazione. Solo così si può davvero alimentare l’innovazione su piccola e larga scala. La nostra sfida è garantire che gli investimenti in queste tecnologie siano allineati con gli obiettivi aziendali per dimostrare che, per quanto ambiziosa possa sembrare, la trasformazione digitale è possibile.

Emiliano Rantucci general manager Italia di Avanade