Nintendo si scusa per i ritardi nella produzione di Switch dovuti al coronavirus

Anche Nintendo vittima della carenza di chip

La febbre in arrivo da Wuhan sta ritardando anche le strategie di produzione del colosso di videogiochi giapponese Nintendo

Ci sono certamente cose più grandi di cui preoccuparsi, con il coronavirus che prende il largo in tutto il mondo. Ma Nintendo ha dichiarato che lo stesso problema di salute che coinvolge migliaia (milioni?) di persone sarebbe alla base di uno stop della produzione della Nintendo Switch, dei controller Joy-Con e di Ring Fit Adventure.

La giapponese ha recentemente annunciato di aver venduto finora 52,5 milioni di console di gioco ibride e il numero sarebbe cresciuto certamente nel corso dei prossimi mesi. Sappiamo infatti che le entrate del gruppo hanno raggiunto gli 11,48 miliardi di dollari nell’anno fiscale, più o meno come previsto in ottobre. Ma la società di videogiochi con sede a Kyoto ha dichiarato che il profitto di 2,75 miliardi di dollari è stato più positivo dei 2,38 miliardi attesi.

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Futuro incerto

Daniel Ahmad, analista di Niko Partners, ha twittato come Nintendo e le altre due principali produttrici di console di gioco, Sony e Microsoft, abbiano i loro principali laboratori di realizzazione hardware proprio in Cina. Ecco cosa si legge nel comunicato rilasciato nelle ultime ore da Nintendo: «Grazie mille per il tuo appoggio nei nostri prodotti. A causa della nuova infezione da coronavirus attualmente in atto, si prevede che i ritardi di produzione e spedizione saranno inevitabili per i dispositivi periferici come Nintendo Switch e Joy-Con fabbricati in Cina per il mercato interno giapponese.

E, allo stesso modo, le spedizioni di “Ring Fit Adventure” attualmente esaurito dovrebbero essere ritardate. Ci scusiamo per eventuali disagi che ciò potrà causare. Lavoreremo sodo per consegnare il prodotto il prima possibile, tenendo d’occhio gli effetti dell’infezione da coronavirus. Speriamo che tu capisca».

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