Seeweb, Virtual Private Cloud per grandi database e il mondo ERP

Seeweb, Virtual Private Cloud per grandi database e il mondo ERP

Un prodotto versatile e flessibile, pensato per rimodernare il mondo degli ERP: le parole di Claudia Antobenedetti, Account Manager

Virtual Private Cloud è la soluzione che permette di creare un ambiente cloud con il livello di autonomia che ogni cliente desidera. Del resto, a chi oggi non può servire una piattaforma basata su un virtual data center su cui configurare tutte le macchine virtuali necessarie, gestendo in tempo reale le risorse computazionali a disposizione? Lo sa bene Seeweb, che del VPC ha fatto un cavallo di battaglia negli ultimi mesi.

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Ne abbiamo parlato con Claudia Antobenedetti, Account Manager Seeweb. «Il servizio ibrido di VPC è una sorta di contenitore, con il quale poter attivare un certo numero di macchine virtuali in autonomia. Il motivo per sceglierlo? Il punto principale è l’opportunità di unire alla scalabilità e flessibilità del cloud pubblico un maggiore controllo da parte del cliente, così da avere una soluzione più resiliente. Tutto ciò, con la possibilità di dar seguito alle normative vigenti e creare un cloud privato che sia rispondente alle esigenze di una determinata azienda».

Come ci spiega la stessa Account Manager, Virtual Private Cloud ha mille facce, di cui una pronta a gestire il mondo SAP. Integrando già tutti gli strumenti idonei a ospitare database di grandi aziende, si può ergere come soluzione cardine anche quando si tratta di mettere in gioco una buona quantità di potenza e computing, ad esempio quella richiesta da Hana, notoriamente vorace di memoria Ram.

«Seeweb mette a disposizione le risorse fisiche, l’hardware, ma anche sistemi operativi come Suse. Il tutto per donare un ambiente ridondante e omogeneo, che si ponga come viatico preferenziale per chi necessita di un software ERP moderno. Il mix di elementi è un vantaggio assoluto. Pensiamo a chi lavora con gestionali Zucchetti e ha bisogno, ad esempio, di monitorare le presenze tramite tornelli. Oggi Seeweb può semplificare un simile ambiente, efficientando da remoto il lavoro dei reparti di risorse umane. Virtual Private Cloud si presta, in generale, a soddisfare le esigenze gestionali anche attraverso VPN, che collegano le risorse interne, quelle che il cliente ha in casa, a quelle esterne».

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Naturale che il VPC sia papabile per chiunque abbia bisogno di grandi risorse e di creare un cloud privato, così come macchine virtuali in autonomia, che possano avere una variabilità assoluta, gestite dalla stessa console. «Tramite una struttura del genere si può essere compliant a tutte quelle policy, come il Gdpr, per le quali ne va di un intero business e non solo di un piccolo settore aziendale».

Tecnicamente, l’offerta del Virtual Private Cloud parte da una configurazione minima alla quale il cliente può adattare specifiche esigenze, dalla quantità di server, alla potenza, contenitori e licenze (come anche Red Hat e Linux), dedicando magari un certo spazio al solo backup. Connesso a VPC c’è infatti Cloud Data Protection, con cui Seeweb dedica un’iniziativa ad-hoc per il backup. «Cloud Data Protection è il nostro sistema di protezione dati, che si avvale della tecnologia Veeam per realizzare soluzioni di backup e di Disaster Recovery. Senza necessità di particolari competenze, si può utilizzare Cloud Data Protection per fare il backup della tua infrastruttura VMware, che sia on premise, in cloud o presso altri provider. E in questo modo agevolare e migliorare la Business Continuity grazie a un efficiente sistema recupero dati della piattaforma».

Senza dimenticare il valore del supporto, che può spingersi fino al secondo livello, disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, sia localmente che in remoto. «Saper accogliere le richieste del cliente, in fase di pre e post-vendita, è essenziale, un elemento di distinguo nel complesso mercato che ci circonda».