Gli ultimi due sistemi operativi mobili di Apple rallentano rispetto ai predecessori ma sono ancora l’apice
A fine gennaio, secondo Apple, il 70% di tutti gli iPhone utilizzerà iOS 13 e il 57% di tutti gli iPad iPadOS 13, ossia le ultime due versioni del sistema operativo dell’azienda attualmente disponibili. Si tratta di una curva di adozione che è in ritardo rispetto a iOS 12: al 4 dicembre del 2018, iOS 12 era al 70% in adozione su entrambe le piattaforme, arrivato all’88% prima dell’uscita ufficiale di iOS 13 a settembre del 2019. Sembrano cifre al ribasso ma, in base a tale metrica, il 77% degli iPhone e il 79% degli iPad utilizza comunque l’ultima versione rilasciata sul mercato ad oggi.
Altro che Android…
Sfortunatamente per Google, l’adozione “lenta” di Apple è ben più veloce di quella in vigore su Android. Big G non aggiorna la sua dashboard di distribuzione dell’OS mobile da maggio 2019, dove Pie (Android 9) era fermo a solo il 10,4% e, in ottobre, al 22,6%. E forse il motivo è che le cose non vanno bene, in quanto a omogeneità, in casa Alphabet. Ancora peggio, la società ha ripetutamente omesso di rivelare l’adozione di Android 10, che è passata dalla beta di marzo 2019 alla finale di settembre 2019, dunque non sappiamo come considerare il segmento che copre oltre l’80% di tutti gli smartphone e tablet attivi al mondo.
Apple ha rivelato di avere 1,5 miliardi di dispositivi attivi sul mercato, che seppur sia un numero enorme è ben al di sotto dei 2,5 miliardi di Android che Google riportava al 7 maggio 2019. Supponendo che negli ultimi nove mesi siano stati attivati altri mezzo miliardo di dispositivi col robottino verde, Google dovrebbe aggiornare il doppio di smartphone attuali per arrivare ad una percentuale simile a quella di Apple. Ma in un mondo in cui ogni nuovo dispositivo Android dovrebbe essere spedito con l’ultima versione a bordo ma non è così, la situazione è certamente più complessa di quanto sembri.