Audi e Qualcomm per la comunicazione C-V2X sulle automobili

Il sistema cellular vehicle-to-everything è una delle basi per la guida autonoma ed è il motivo per cui i due player ci stanno lavorando

Le comunicazioni da veicolo a veicolo (C-V2X) saranno una delle basi per la futura guida autonoma, consentendo alle auto di comunicare direttamente tra loro e tra le infrastrutture del traffico locale, utilizzando segnali wireless. Uno dei motivi per cui Audi, Qualcomm e il Dipartimento dei trasporti della Virginia hanno annunciato che porteranno la nuova tecnologia nelle strade entro la fine dell’anno; una sorta di test, utile a convalidare casi d’uso reali prima delle implementazioni dell’infrastruttura.

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Inizialmente, l’integrazione utilizzerà i modelli di Suv Audi Q8 e la porzione dello spettro a 5,9 GHz proposta per C-V2X, per dimostrare come funzionano gli avvisi di pericolo, anche sulla lunga distanza, così come i sistemi di “fase e temporizzazione del segnale”. Nel concreto, lo standard C-V2X invierà notifiche in tempo reale ai veicoli, terminando con un avviso accurato a bassa latenza in merito alla presenza fisica di persone, ad esempio quando ci si avvicina ad una zona di lavoro su strada, come un cantiere. Fornirà inoltre un conto alla rovescia con semaforo verde ai veicoli direttamente dai segnali stradali.

Visto che il sistema C-V2X consente comunicazioni dirette a corto raggio tra veicoli e infrastrutture, può ridurre drasticamente la latenza, fornendo a un’auto in movimento informazioni sensibili e accurate nel giro di millisecondi. Nelle più rosee previsioni, la condivisione rapida dei dati mira ad evitare incidenti e rallentamenti improvvisi, che spesso hanno un impatto durevole sul traffico. I funzionari negli Stati Uniti, in Europa e in Cina stanno andando avanti con iniziative C-V2X basate sullo spettro a 5,9 GHz, con i produttori di chip, tra cui Qualcomm. Audi, BMW, Ford, GM, Hyundai, Nissan e altri marchi sono in procinto di costruire soluzioni C-V2X con supporto cellulare 4G o 5G.

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