Report SAP: Italia promossa sull’ecommerce

Adattarsi all'adattamento: il comportamento dei consumatori nel 2022

Secondo il report condotto per conto di SAP da Ecommerce Foundation, la fascia di maggiore penetrazione online è quella che va dai 25 ai 54 anni, che rappresenta il 41% della popolazione. Accessi per gli acquisti prevalentemente da Pc

L’ecommerce piace sempre di più. Non c’è digital divide che tenga. Secondo l’Ecommerce Report il fatturato generato dall’e-commerce B2C in Italia nel 2019 sarà di 35,65 miliardi di euro con un aumento del 2,01% rispetto al 2018 e, sulla base dei dati emersi dall’analisi, si prevede che entro la fine del 2019 circa il 37% della popolazione online avrà effettuato almeno un acquisto via Internet. Il report, che ha incluso l’Italia ed è stato condotto per conto di SAP da Ecommerce Foundation, mostra per il nostro Paese dati interessanti. Ivano Fossati, COO Emea South SAP Customer Experience spiega che “il 55% degli accessi online per acquisti arriva dal Pc, ma lo smartphone sta crescendo molto mentre il tablet ha un andamento sostanzialmente piatto. La fascia di maggiore penetrazione online è quella che va dai 25 ai 54 anni, che rappresenta il 41% della popolazione. In percentuale, la seconda fascia è quella degli over 65 (22%); 13% contestualmente tra gli 0 e 14 anni e la fascia dai 55 ai 64 mentre solo il 10% per la fascia dai 15 ai 24 anni”.

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Secondo Fossati, l’omnichannel sarà il fattore differenziante, considerando che anche i pure player stanno aprendo store fisici per avere un contatto diretto con i clienti. “Stiamo vivendo quella che oggi viene definita experience economy, dove per essere vincenti è necessario saper gestire in modo ottimale l’esperienza dei clienti su tutti i canali sia fisici che online, appoggiandosi a una data customer platform univoca per le diverse aree che compongono il journey di un consumatore”, sostiene Fossati. Così come la logistica gioca e giocherà un ruolo fondamentale. “Oggi lavoriamo sulla now economy – spiega Fossati – quella dell’ordino e voglio il prodotto prima possibile”. Si pensi, infatti, a come stanno cambiando le logiche che governano la logistica oggi: dai robot all’intelligenza artificiale, il magazzino sta diventando sempre più tecnologico, in un’ottica 4.0.

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“Uno degli aspetti da non sottovalutare – spiega Fossati – sono i nuovi obblighi normativi a supporto dei pagamenti (PSD2). Il prossimo anno potrebbe spostare gli strumenti di pagamento: il grosso sono le carte di credito ma la transazione via bonifico bancario ha sempre una buona fetta di importanza”. In Italia nel 2017, PayPal ha rappresentato il metodo di pagamento preferito sia per il pagamento di beni digitali e servizi (con un 32,2%) sia per l’acquisto di beni tangibili (con oltre il 40%). Per quanto riguarda lo shopping online transfrontaliero, il Regno Unito vanta la quota più alta (19%), mentre la Cina si piazza al secondo posto (18%) e la Germania conquista la terza posizione del podio (16%), dati aggiornati al 2018. Infine, sempre lo scorso anno Amazon ha dominato la chart delle piattaforme più utilizzate dagli italiani, con revenue pari a 2.325 milioni di euro, seguita da Zalando (con 448 milioni di euro). Il dato relativo ad Amazon ha destato qualche perplessità dato che, rispetto alle vendite ecommerce B2C per lo stesso anno (27,42 miliardi di euro) sembra essere un valore troppo basso.

Secondo ulteriori chiarimenti è emerso che, dai 27,42 miliardi di euro vanno tolte, per esempio, le quote relative al mercato online dei viaggi che in Italia, nel 2018, ha generato, secondo l’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano, 14,2 miliardi di euro di vendite. Quelle generate dal comparto delle assicurazioni online, dell’entertainment online (biglietti concerti e spettacoli) riportando così il valore delle revenue di Amazon nel nostro Paese a percentuali vicine al 20% del totale del mercato ecommerce online B2C nazionale.

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