Nel continuo sforzo di consolidare il mercato dell’intelligenza artificiale in ambito data center, il gigante si è portato sotto il cappello la compagnia fondata nel 2016
Intel ha acquisito Habana Labs, una startup israeliana attiva nel campo dell’intelligenza artificiale per una cifra pari a 2 miliardi di dollari. Tutto questo a poche settimane dalla vendita delle proprie attività di modem mobile ad Apple. Intel si è portata sotto il cappello la compagnia fondata nel 2016 nel tentativo di espandere il proprio portafoglio di intelligenza artificiale sul braccio del data center, probabilmente utilizzando gli acceleratori di apprendimento profondo programmabili della startup. «Questa acquisizione fa avanzare la nostra strategia di intelligenza artificiale, che è quella di fornire ai clienti soluzioni per soddisfare ogni esigenza di prestazioni, dall’intelligent edge al cuore dei data center» ha affermato Navin Shenoy, vicepresidente esecutivo e direttore generale del Data Platforms Group di Intel.
Panorama in sviluppo
«Più specificamente, Habana da un boost rilevante alle nostre offerte IA per il data center, con una famiglia di processori di training ad alte prestazioni e un ambiente di programmazione basato su standard per affrontare i carichi di lavoro in evoluzione». In altre parole, Intel sfrutterà il know know della startup, ben indirizzato e specifico, immettendolo all’interno dei propri flussi di sviluppo, con uno sforzo minore di R&D interno e una tecnologia già consolidata.
Intel utilizzerà infatti la tecnologia di Habana Labs per offrire server e kit progettati per gestire al meglio applicazioni di machine learning e i carichi di lavoro basati sull’intelligenza artificiale, sfidando così Nvidia in quella parte dell’arena dei data center, che sta divenendo un campo di sfida davvero interessante.
Dato il un numero crescente di aziende che lavora per integrare l’intelligenza artificiale nei propri software, app, gadget, robot e praticamente qualsiasi altra cosa in grado di supportare un chip, non c’è carenza di appetito per hardware ad-hoc, che può rendere i carichi di lavoro dell’IA più veloci, efficienti e versatili. E Intel vuole svolgere un ruolo di primo piano in ogni contesto che riguardi l’intelligenza artificiale applicata al business.