Il NetEye User Group al Museo Ferrari di Maranello

Il NetEye User Group al Museo Ferrari di Maranello

Il team di Würth Phoenix ha fatto il punto sugli sviluppi presenti e futuri di una piattaforma che coniuga esigenze di sicurezza e monitoraggio

È stata organizzata da Würth Phoenix al Museo Ferrari di Maranello, l’undicesima edizione del NetEye User Group, l’appuntamento che ha permesso di condividere i casi di adozione e presentare gli ultimi sviluppi tecnologici in ambito di monitoraggio informatico. Così come accaduto per gli user group precedenti, anche quest’anno è stato dato grande rilievo ai clienti, attraverso la diffusione di interventi dedicati a progetti di successo tra i quali Ufi Filters e Fabbri 1905. Sul lato pratico, l’attenzione si è rivolta alla sicurezza IT e al funzionamento affidabile dei componenti mission-critical. L’attuale approccio alla sicurezza dei dati sullo sfondo dei crescenti attacchi informatici definisce la necessità dell’approccio SIEM, che combina e integra le funzionalità offerte dai SIM con quelle dei SEM.

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Georg Kostner, business unit manager di Würth Phoenix, si è mostrato soddisfatto dell’elevato interesse riscosso durante l’evento: «Il format del nostro NetEye User Group è nato dagli utenti per gli utenti. Questo spirito di gruppo tra fornitore e cliente guida tutte le nostre attività e rappresenta un elemento chiave per la strategia dei nostri prodotti. Puntiamo sempre a migliorare la relazione che abbiamo con i clienti sia per consolidare il posizionamento delle nostre soluzioni sia per aumentare la collaborazione con le aziende».

SICUREZZA E BUSINESS CONTINUITY

Come incontro con gli utenti, NetEye User Group riveste un ruolo importante non solo nella fidelizzazione della clientela ma anche nella definizione della fase evolutiva dei prodotti stessi. Questo perché rappresenta il punto di partenza per la direzione delle innovazioni future. Come anticipato, la sicurezza informatica si è mostrata la tematica più rilevante perché è qui che le aziende investiranno di più il prossimo anno. La protezione dei dati, soluzioni SIEM e la prevenzione verso possibili attacchi informatici sono diventate parti integranti del processo di digitalizzazione e non si può più lasciarle fuori dai sistemi di monitoraggio al fine di garantire la continuità del business, senza imbattersi in interruzioni dell’operatività.

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Una seconda parte del programma ha voluto rispondere alla domanda su come NetEye può semplificare la vita agli amministratori IT. Ecco allora le best practice dei principali fornitori internazionali con sede in Italia: Fabbri, con headquarter a Borgo Panigale, e il produttore di filtri industriali Ufi Filters, con sede a Porto Mantovano. Questi hanno contribuito a riaffermare l’importanza di NetEye nel garantire le prestazioni dei sistemi mission-critical. La piattaforma di monitoraggio unificata assume un ruolo centrale quando bisogna identificare potenziali interruzioni nell’IT, per consentire al personale di agire prima che il sistema venga influenzato nella più pratica produttività.

NETEYE IN POLE POSITION

Sviluppata interamente a Bolzano, oltre 400 clienti in Italia si affidano già a NetEye che, grazie a una soluzione semplice ma completa, permette agli amministratori di sistema di ottenere un business ottimizzato, riducendo gli eventuali problemi che minacciano di intaccare i normali processi. Anche in ambito protezioni dati con SIEM (Security Information and Event Management) e Log Management sono stati introdotti notevoli progressi, in linea con i nuovi requisiti europei per la protezione e la sicurezza delle informazioni.

«L’elevata rilevanza pratica e lo scambio diretto tra noi e gli utenti come produttori di software rendono NetEye User Group un evento molto prezioso» – ha spiegato Kostner. «Siamo lieti che l’interesse dei nostri clienti stia crescendo costantemente e non possiamo che affermare come questi siano i momenti migliori per uno scambio di vedute ed esperienze globali. L’evento ospitato dal Museo Ferrari ci fornisce lo spunto per ricordare che nell’ottica di offrire le migliori prestazioni possibili, le persone devono poter fare affidamento sulle capacità tecnologiche che hanno a disposizione».

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