CHG-MERIDIAN ridefinisce il perimetro di locazione operativa, puntando su tecnologie innovative e nuovi segmenti di mercato e affiancando i clienti con soluzioni personalizzate per crescere senza rischi e dare impulso al business delle imprese oltre i limiti imposti dal budget
Esperienza finanziaria, commerciale e tecnica, che CHG MERIDIAN mette a disposizione delle aziende clienti per gestire la trasformazione digitale nei settori IT, industrial e healthcare, riducendone costi e rischi ma senza limitare crescita, grazie alle soluzioni personalizzate sulla base delle loro esigenze. Competenze premiate anche dal mercato che ha visto un 2018 in crescita rispetto all’anno precedente: la lease origination di CHG-MERIDIAN è stata infatti di 1,511 miliardi di euro, in aumento del 22%; un utile della gestione ordinaria che ha toccato i 95 milioni di euro, con un 9% in più rispetto al 2017 e un incremento dell’utile netto, salito di quasi il 15%, arrivando ai 66 milioni di euro. La multinazionale di origine tedesca – di cui quest’anno ricorrono i 40 anni di attività – chiuderà bene anche il 2019 – come ci conferma Marco Gallo, vice president sales della società in Italia. «Anche quest’anno, pensiamo di chiudere con una crescita superiore alle due cifre. Già a fine ottobre, quando mancano due mesi alla fine dell’anno, abbiamo raggiunto quanto fatto lo scorso anno e contiamo di arrivare a un +20% a livello italiano e circa a un +40% a livello internazionale».
Locazione operativa su misura
CHG-MERIDIAN si contraddistingue per essere una società solida, partner esperto per le aziende che vogliono intraprendere un percorso di innovazione senza correre rischi. Il perché ce lo spiega Gallo illustrando la strategia commerciale di CHG. «Offriamo soluzioni personalizzate – racconta il manager – senza essere vincolati ad alcuna banca, produttore o fornitore di servizi. I nostri clienti possono contare sulla nostra consulenza, che copre aspetti sia commerciali che tecnici. Permettiamo così ai nostri clienti di beneficiare appieno di una pianificazione proattiva e di una riduzione significativa dei costi di gestione». Oggi, l’azienda conta oltre mille dipendenti a livello worldwide, distribuiti in 25 paesi con 37 sedi, tutte di proprietà CHG e che si occupano di offrire il noleggio operativo di infrastrutture informatiche ad aziende strutturate di medio e grande livello. In Italia, con la filiale di Vimercate e gli uffici di Roma, CHG ha consolidato negli ultimi 15 anni un mercato di leasing informatico con clienti di primo livello, che vanno dai principali player del fashion al manufacturing, dalla GDO all’industria.
«La locazione operativa intesa da CHG è focalizzata sul mondo IT con attività di reporting proattivo che permette la riduzione significativa dei costi di gestione e l’ottimizzazione degli investimenti in tecnologia. CHG non si limita a fornire solo supporto finanziario ma cerca anche di prevedere il valore futuro del bene alla fine del periodo di noleggio. Dopo due anni, un pc/laptop ha ancora un valore intrinseco, viene quindi ricondizionato e rivenduto». Una dote fondamentale che – spiega Marco Gallo – consente all’azienda di attivare canali di vendita e infrastrutture adatte a ricondizionare i prodotti per rimetterli in circolazione, generando valore economico aggiuntivo per l’azienda. Ma anche un valore per i clienti: «L’utilizzatore iniziale infatti riesce ad avere uno sconto, una somma dei canoni più conveniente, mentre l’utilizzatore futuro potrà acquistare tecnologia a prezzi più bassi». Con attenzione e ricadute positive anche verso l’ambiente, in un’ottica di economia circolare. Gallo ci spiega infatti che – «la formula del leasing operativo sgrava il cliente dalla gestione del fine vita del prodotto. Sta a noi farlo rientrare nei nostri laboratori: ne abbiamo uno in Germania che riceve circa 500mila pezzi all’anno e dove viene effettuato il ricondizionamento, il remarketing e l’eventuale smaltimento RAEE, secondo i criteri tedeschi, con la certificazione del corretto smaltimento e della cancellazione dei dati».
Sinergie di business per crescere
Il modello di business dell’azienda italo-tedesca si sta evolvendo, con un posizionamento importante delle tecnologie mobili e digital signage. ll digital signage permette la visualizzazione di contenuti digitali su diverse tipologie di schermo e monitor e rappresenta una grande opportunità nell’evoluzione per il mercato retail. Si tratta di un segmento che pesa sul business di CHG-MERIDIAN soltanto per il 15-20% ma che ha grandi prospettive di sviluppo. Secondo le stime di IDC nell’Assintel Report 2019, il digital signage vale oltre 150 milioni di euro, con una crescita del 21% rispetto all’anno precedente.
Un valore che per CHG si traduce in un’opportunità di business. «Per noi, significa approcciare un mondo che prima non raggiungevamo» – spiega Marco Gallo. «Le aziende che devono implementare queste infrastrutture – complesse e che richiedono una gestione sofisticata – si affidano a società specializzate, come la nostra, che trasformano il servizio in una rata con impatti minimi sul budget complessivo. Tra gli utilizzatori di questa tecnologia, non c’è solo la GDO con le sue immense superfici dedicate alla grande distribuzione che sempre più spesso veicola la sua comunicazione attraverso display di grande formato, ma anche i grandi retailers dal fashion al finance».
Inoltre, occorre considerare che le tecnologie di digital signage si arricchiscono di altre soluzioni IoT e si integrano con gli strumenti di analisi, che permettono di migliorare la customer experience. Cominciamo ad assistere oltre alla comunicazione di largo formato anche a quella più specializzata, che si coniuga con le etichette elettroniche e che abilita un’altra formula di trasferimento di informazioni gestite da remoto». Nelle nostre città, i cartelloni interattivi a messaggio variabile sono sempre più presenti, ma ci sono anche applicazioni sempre più verticali, come la comunicazione interna delle aziende manifatturiere.
«A bordo linea nelle grandi fabbriche – spiega Gallo – sono state installate postazioni video che mostrano le attività del giorno e che guidano l’operatività, come pure le indicazioni di sicurezza per l’utilizzo dei macchinari. Ma anche sulle macchinette del caffè oggi vengono sempre più utilizzate le bacheche elettroniche, con messaggi video gestiti da remoto». C’è tutta un’industria per la gestione di questi messaggi – «aziende che sono nostri partner, che forniscono soluzioni software e gestionali e che si appoggiano alla nostra offerta di noleggio operativo, che ormai integra anche questi dispositivi, oltre ad altri oggetti intelligenti dagli smart watch ai visori». È un mondo che si espande e cresce continuamente – afferma Gallo. «Tra i nostri partner, ci sono aziende che installano queste soluzioni video sulle macchine del caffè e le utilizzano come front end, fornendo un display a tutta parete comandabile dallo smartphone per ordinare e pagare il caffè ma anche per leggere informazioni aziendali o comunicazioni interne».
Per questo business il modello operativo di CHG prevede completa autonomia nella scelta delle apparecchiature e dei servizi da parte del cliente. «Ci preoccupiamo di rendere più facile per il cliente l’acquisizione delle tecnologie e delle soluzioni che gli servono. Il cliente e il partner scelgono autonomamente e poi il contratto di noleggio viene fatto con noi. Per esempio, per il digital signage in grandi spazi come negli stadi di calcio, CHG acquista l’infrastruttura tecnologica e la fornisce in locazione alla squadra, che a sua volta avrà organizzato la catena del valore con le società media e di raccolta pubblicitaria».