Un’offerta migliorata, per rispondere alle crescenti necessità di connessione dei clienti, con un occhio di riguardo al rapporto qualità-prezzo
Nella costruzione delle sue tre server farm in Italia, Seeweb ha sempre guardato a un elemento imprescindibile: la posizione strategica. Ed è in tale contesto che si inseriscono i datacenter di Sesto San Giovanni, quello di Milano in via Caldera e la struttura di Frosinone. In modo particolare, gli ultimi due fungono da punti di contatto diretti con, rispettivamente, il polo di interscambio Milan Internet Exchange e il Namex. Già tale peculiarità dovrebbe far pendere la scelta dei clienti verso i servizi di Seeweb, ma c’è ovviamente dell’altro. Ne abbiamo parlato con Diego Alessandri, sales manager Seeweb.
«In un contesto in cui il mondo del business è immerso nel cloud e nel digitale, c’è ancora chi preferisce avere un luogo fisico dove gestire i propri server. Per questo la colocation, nonostante l’affermazione del cloud, per noi di Seeweb ha dei notevoli punti di forza. Tra questi, la possibilità di installare i server fisici con il vantaggio di un ambiente monitorato, di una protezione sia sul piano logico che fisico, di una connettività ridondante, di prestazioni elevate ma con una comprovata efficienza energetica».
Sappiamo quanto, per un’azienda anche di grandi dimensioni, la gestione dei server all’interno delle proprie mura sia difficile per molti aspetti: dalla disponibilità di spazi idonei, ai costi onerosi da sostenere per governance dell’area e relativa parte hardware. Non a caso, tra le principali preoccupazioni di chi gestisce l’IT nelle aziende, Seeweb individua: la messa in sicurezza, la gestione dei sistemi la qualità della connettività (reti), la necessità di un’alimentazione continua e di ridondare gli apparati, il condizionamento degli ambienti. Insomma, piuttosto che tenere del tutto i server in casa, la colocation può essere la soluzione per far crescere il business senza impattare troppo sul budget.
Anzi, Seeweb ha lavorato proprio per incentivare la propria offerta, incrementando i limiti precedenti. «Nel tempo abbiamo potenziato la rete per fornire banda di qualità a costi competitivi. Oggi partiamo da un minimo di 100 Mbit/s a un massimo a 1 Gbit/s, dove la banda garantita è di 200 Mbit/s. Sono due le modalità di erogazione dei servizi di colocation, che si dividono in Rack Colocation e Shelf Colocation: “flat”, con un tetto fisso entro cui consumare ciò che si vuole o “flex”, per decidere di dedicare due o più porte alla diversa banda disponibile, anche sforando, e pagando il resto a consumo. Il tutto con la più estrema trasparenza possibile, conoscendo già, grazie a un calcolatore online, la spesa per ogni extra-soglia».
Con la Rack e la Shelf Colocation, vi è la possibilità di raggiungere potenze elevate, per godere di una densità dei server particolarmente vantaggiosa. Se si ha necessità di spazio è possibile ad esempio optare per una profondità di attivazione, tale da andare oltre il numero massimo di macchine nella forma Rack. Oppure scegliere di installare ripiani per consentire l’alloggiamento di macchine non montabili e così via.
Vale la pena ricordare che, oltre ai servizi basilari, ogni cliente può optare per allocare il proprio armadio e ottenere così il proprio spazio sia a Milano, che a Sesto San Giovanni, che a Frosinone, a un passo da Roma. E a questo aggiungere firewall dedicati o condivisi, interconnessioni con i carrier che più interessano raggiungere, avere un badge 24h o un accesso mensile negli orari standard ad aree specifiche e supporto tecnico base o “Prestige”, oltre a più indirizzi IP e alla banda flat o flex desiderata.