Nonostante l’azienda abbia già tirato fuori dal cappello i chip mobili, pare che la loro declinazione desktop non si paleserà presto
Il sito tedesco HardwareLuxx ha riferito di aver ricevuto la notizia, da fonti interne, che Intel sia intenzionata a rimandare, se non addirittura bloccare, la sua produzione di processori desktop a 10 nanometri. Nonostante la società abbia già lanciato i chip per laptop con tale processo di produzione, il cambio di strategia dipenderebbe dal ritardo nell’ottimizzazione delle CPU, che una volta raggiunte le fasi finali di realizzazione non dovranno incontrare problemi “macro”, soprattutto quelli riguardanti le velocità di clock. Sebbene possa esservi un briciolo di credibilità in queste affermazioni, dato che pure i processori Intel Ice Lake hanno incontrato difficoltà nei clock base rispetto ai Core di ottava generazione, il chipmaker ha voluto mettere le cose in chiaro, affermando che nella sua roadmap le CPU desktop a 10 nanometri ci sono eccome.
Cosa dice Intel a riguardo
«Continuiamo a fare grandi progressi su 10 nm e la nostra attuale tabella di marcia per tale processo di produzione include le varianti desktop. I vantaggi di ogni nuova tecnologia si realizzano su vari dispositivi, per soddisfare le diverse esigenze dei clienti nel tempo. Ad esempio, i nuovi Intel Core di decima generazione (Ice Lake) per clienti mobili sono progettati per prestazioni grafiche eccezionali e offrono fino a due volte la grafica della famiglia precedente, mantenendo l’efficienza della piattaforma».
Tuttavia, le CPU desktop Intel a 10 nanometri potrebbero essere ancora lontane. Le roadmap trapelate suggeriscono che i processori verranno lanciati al più presto nel 2021 e ciò significherebbe che la più diretta rivale, AMD, avrà sul mercato le proprie CPU a 7 nanometri per circa tre anni, prima che Intel riesca a recuperare e a dire la sua.