Bike to work. La vocazione naturale di Andriani

Bike to work. La vocazione naturale di Andriani

Andriani, con sede a Gravina in Puglia, specializzata dal 2004 nella produzione di pasta naturalmente gluten free di alta qualità, è tra i principali player del mercato, presente nelle maggiori catene distributive di oltre 50 paesi nel mondo. L’azienda pugliese, all’avanguardia nelle tematiche di corporate wellness, è una delle prime in Italia a supportare concretamente la mobilità sostenibile dei propri dipendenti, promuovendo la cura e la salvaguardia della salute delle persone e dell’ambiente.

Per Andriani sostenibilità è un concetto molto ampio, che in termini imprenditoriali abbraccia non solo l’ambiente, ma anche il tessuto sociale, l’ambito economico e la buona gestione delle relazioni, tutti strettamente collegati al miglioramento delle performances aziendali. L’attenzione al territorio e alle comunità locali, alla riduzione dell’impatto ambientale, al coinvolgimento e al benessere dei dipendenti, allo sviluppo di una sana e coerente cultura aziendale giova al posizionamento, alla reputazione, alla fidelizzazione dei clienti così come all’attrazione di talenti.

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UNA QUESTIONE DI RESPONSABILITÀ

Andriani crede fermamente in un’economia sostenibile e circolare che coniughi tutti gli aspetti legati ai processi, ai prodotti e alle risorse, delineando le buone pratiche di ciascun attore coinvolto, dal singolo operatore ai collaboratori interni ed esterni, ai fornitori fino alle comunità locali, consapevole che l’organizzazione moderna è sempre più una questione di responsabilità: dei dipendenti nei confronti del proprio lavoro e dell’azienda nei confronti non solo dei suoi dipendenti, ma anche del tessuto sociale e territoriale su cui sente di poter avere influenza. Per esprimere questa visione, l’azienda è chiamata a formare e far crescere, anche culturalmente e moralmente, il personale e a essere coerente, comunicando e condividendo a tutti i livelli con i propri stakeholders, per proteggere e migliorare la vita delle persone e del pianeta attraverso azioni quotidiane concrete e risultati misurabili.

PEDALARE È BELLO E BUONO

Tale impostazione responsabile, ingrediente chiave per la business strategy, ha guidato il progetto Bike to Work sviluppato da Andriani e premiato quest’anno con l’AIDP Award per la capacità di generare valore dentro e fuori all’azienda. Con il progetto Bike to Work, Andriani ha messo a disposizione dei propri dipendenti 65 biciclette elettriche a pedalata assistita, da utilizzare in alternativa all’auto privata per gli spostamenti quotidiani nel tragitto casa-lavoro e nel tempo libero. L’obiettivo è stimolare uno stile di vita più smart, sano ed ecologico, promuovendo allo stesso tempo la cultura della sostenibilità per il territorio e l’ambiente grazie a una minor emissione di CO2 e a una riduzione del traffico cittadino. Inoltre, come incentivo, sulla base dei chilometri effettuati, rilevati tramite GPS, ogni dipendente riceve un premio mensile in busta paga.

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«Volevamo che i nostri dipendenti venissero al lavoro con il sorriso» – è il commento di Mariangela Candido, psicologa del lavoro, una carriera di oltre 10 anni in ambito HR (IBM, Etjca, Barilla) e attualmente HR manager in Andriani, in relazione al progetto Bike to Work. «L’obiettivo è proprio quello dell’happiness, dell’essere felici. Sappiamo che il movimento migliora lo stato neurovegetativo e neurochimico, aumenta la secrezione di endorfine, che sono le nostre “droghe” endogene: venire a lavorare in bici ha effetti positivi sull’umore, vuol dire arrivare già attivi, carichi, riduce lo stress, libera le energie utili per sprigionare il pensiero creativo dei nostri collaboratori, innesca un clima migliore all’interno dell’azienda, nelle relazioni tra colleghi, quindi migliori performances per l’azienda».

L’UMANO AL CENTRO

Per Andriani, l’ambiente di lavoro è principalmente un luogo di convivenza, relazione, scambio di idee e confronto. Una comunità che, all’interno di una visione “antropocentrica” dell’organizzazione, valorizza le differenze, le emozioni e l’apprendimento continuo perché stare bene al lavoro incide sullo stato psico-fisico dei dipendenti e accresce la motivazione intrinseca. Prima di sviluppare questo progetto di welfare, l’azienda ha intercettato i bisogni dei dipendenti attraverso un’indagine preliminare per comprenderne le necessità. Ma Bike to Work non è solo un progetto di wellbeing. Si tratta anche di un’iniziativa finalizzata alla promozione della mobilità sostenibile e si inserisce in una serie di attività finalizzate all’impegno per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030, promossi dall’ONU, che Andriani ha sottoscritto, ribadendo il proprio senso di consapevolezza e di responsabilità ambientale e sociale. «Per noi, è fondamentale valorizzare la sfera emotiva e personale di tutti coloro che lavorano nella nostra azienda, rendere sereni e soddisfatti i nostri dipendenti attraverso iniziative di welfare e di work-life balance come Bike to Work. Al tempo stesso, siamo attenti e sensibili alle esigenze e problematiche dell’ambiente che ci circonda, che cerchiamo di tutelare con impegno e continuità attraverso iniziative sempre più innovative e sfidanti» – ha dichiarato Michele Andriani, CEO dell’azienda.

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OLTRE I CONFINI LOCALI

Scegliere un mezzo più ecologico significa adottare uno stile di vita sano e sostenibile, che rispecchia la filosofia dell’azienda. Non solo. Andriani auspica che questo tipo di iniziative possa divenire una sorta di “best practice” che valichi i confini locali, ispirando anche altre realtà a seguire l’esempio. Solo attraverso un’azione di networking, infatti, sarà possibile raggiungere gli obiettivi prefissati dall’Agenda ONU 2030.

SEMPLICITÀ E RISULTATI

Il progetto Bike to Work piace ai dipendenti e funziona perché coniuga aspetti tecnologici e digitali a quelli di innovazione delle politiche aziendali in tema di welfare, migliorando l’esperienza e lo stile di vita delle persone in azienda. Un’idea semplice che può generare effetti benefici molteplici: per il dipendente (produttività e proattività, benessere psicofisico, entusiasmo, miglioramento delle relazioni interpersonali); per l’ambiente (riduzione del traffico cittadino e della CO2 immessa nell’aria).

Dopo il primo anno di vita del progetto, i dati (aggiornati a maggio 2019) parlano chiaro. Sono stati erogati in busta paga premi per un totale di 10.920 euro. Dopo la dotazione iniziale di 65 biciclette, altre 20 sono in fase di assegnazione. I chilometri effettuati sono 19.509,74 che si traducono in 2.787,11 litri di carburante risparmiati e in 1.841,08 chilogrammi di anidride carbonica non emessa in atmosfera, che equivalgono a circa 10 viaggi aerei di andata e ritorno sulla distanza Milano-Dusseldorf.

Sonia Rausa – AIDP


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