AMD Zen 2 sarà al centro del supercomputer più potente d’Europa

Ospitato presso l’Università di Edimburgo, Archer2 si baserà su 748.544 core Zen 2 per raggiungere 28 petaflop al secondo nelle massime prestazioni

Sarà l’architettura di AMD ad alimentare il prossimo supercomputer più potente mai realizzato in Europa, quando questo entrerà in servizio a maggio del 2020. Soprannominato Archer2, la macchina verrà costruita dalla sussidiaria HP Cray e metterà in azione 748.544 core Zen 2 per dar seguito a quei compiti irrealizzabili senza un computer dalle potenzialità avanzate. Tali core offriranno circa 5.848 nodi di calcolo, ciascuno con CPU dual core AMD Rome 65 in esecuzione a 2,2 GHz. Se miscelato con 1,5 petabyte di memoria di sistema, Archer2 potrà raggiungere 28 petaflop al secondo nelle massime prestazioni. Il supercomputer avrà anche 23 cabinet di raffreddamento a liquido diretto Shasta Mountain, 14,5 petabyte di memoria di storage Lustre su quattro file system e 1,1 petabyte di file system Lustre BurstBUffer all-flash.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Cosa potrà fare questo cervello europeo

Archer2 è destinato a rivendicare il ruolo di supercomputer più potente d’Europa il prossimo anno, ma non si baserà, come i colleghi meno performanti, in Francia o in Svizzera. Sarà l’Università di Edimburgo a ospitare la macchina. Gli sforzi di AMD potranno prima o poi tradursi in qualcosa cui gli utenti semplici potranno beneficiare? Difficile dirlo ma è logico aspettarsi delle evoluzioni, soprattutto quando si parla di edge computing e cloud.

C’è una buona possibilità che ciò che AMD metterà a frutto nel mondo dei supercomputer possa lentamente filtrare nelle sue CPU desktop e laptop, il che significherebbe potenzialmente PC più potenti con i prossimi chip della compagnia che, ricordiamo, è già leader del mercato nei settori enterprise, con i processori server Epyc 2, annunciati lo scorso novembre.

Leggi anche:  Verso la sostenibilità digitale delle filiere italiane della carne