Ancora problemi per il Galaxy Fold di Samsung

Samsung prepara un’edizione speciale del Galaxy Fold

Al lancio negli Stati Uniti, un recensore nota un ulteriore problema sul display del pieghevole ma è l’unico, almeno per il momento

Galaxy Fold, il pieghevole che Samsung ha riprogettato per i problemi allo schermo della prima versione, pare soffrire ancora di qualche difetto. In vista del suo lancio nel Stati Uniti, i giornalisti e blogger americani hanno avuto l’opportunità di provare le migliorie del modello e, udite udite, lo schermo di qualcuno si è già rovinato. Brian Heater, l’editore hardware di TechCrunch, afferma che la sua unità ha mostrato delle incertezze al display dopo solo 24 ore di normale utilizzo.

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«Ho tolto il Fold dalla tasca mentre ero in fila dopo il lavoro, l’ho aperto e ho visto qualcosa di nuovo incastonato tra le ali di farfalla che sbattevano sulla schermata di blocco. C’era una chiazza dai colori vivaci”. Mentre qualcuno ipotizzerà che forse Heater ha trattato troppo duramente il dispositivo, lo stesso autore afferma di esserci andato piano.

Cosa è successo

Heater crede che il problema potrebbe essere stato causato premendo troppo saldamente sul display mentre lo chiudeva, ma ciò non è stato confermato da Samsung, che ora ha preso il dispositivo indietro per diagnosticare il difetto. «Nel grande contenitore dei problemi del pieghevole di prima generazione, questo non è certo enorme, a giudicare dalle foto di coloro che hanno avuto problemi con il primo modello – osserva Heater – ma ciò pone ancora il dubbio sull’effettiva solidità di un dispositivo per la massa».

Alla richiesta di un commento, Samsung ha ricordato di aver incoraggiato i proprietari a seguire tutte le istruzioni sulle buone pratiche di uso legate al Fold. Le indicazioni includono: non premere lo schermo con un oggetto duro o appuntito, come una penna o un’unghia; non posizionare oggetti, come carte, monete o chiavi, sullo schermo; non esporlo a liquidi, mantenere una distanza di sicurezza tra il dispositivo e gli oggetti che potrebbero essere formati da magneti, come carte di credito e strumenti medici impiantabili.

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