Minore larghezza di banda, consumo di memoria e di archiviazione sono gli obiettivi della versione leggera, lanciata in settimana in decine di paesi
Spotify vuole espandersi decisamene verso i nuovi mercati e lo fa con una versione leggera della sua app. Spotify Lite è dunque una piattaforma che prende un bel po’ da quella originale ma con delle peculiarità proprie, che guardano all’autonomia e alla conservazione del traffico dati. Uscita in versione beta lo scorso anno prima di espandersi in Asia ad aprile, è disponibile adesso per 36 mercati, con un totale di circa 217 milioni di utenti attivi di Spotify e di 100 milioni a pagamento, con uno smartphone Android su cui gira almeno la versione 4.3 del sistema operativo (oggi siamo alla 9, lo ricordiamo). Lite, lanciato in Asia, America Latina, Medio Oriente e Africa, sarà realtà in tanti altri paesi nel corso dell’anno.
Cosa può fare
“Spotify Lite è stato costruito da zero in base al feedback degli utenti di tutto il mondo, consentendo ad altri milioni di godere della migliore esperienza musicale, specialmente in aree con larghezza di banda e spazio di archiviazione limitati” – ha affermato il product manager di Spotify, Kalle Persson. Ha aggiunto che sia gli ascoltatori Spotify gratuiti che quelli Premium possono scaricare Lite separatamente e utilizzarli a fianco, o indipendentemente, dall’app tradizionale.
Spotify Lite pesa solo 10 MB (rispetto ai 100 MB di quella solita) e diventa subito chiaro il perché. Non troverete funzioni come la riproduzione offline, i controlli del livello del volume o l’opzione di alta qualità. Manca anche Spotify Connect, un servizio AirPlay che ti consente di trasmettere i brani via Wi-Fi a altoparlanti, ricevitori, dongle, set-top box e sistemi home theater compatibili.