Motorsport e Business. La passione fa la differenza

Motorsport e Business. La passione fa la differenza

Il mondo del Business in generale e quello delle corse sportive possono avere tanti punti in comune. Alcune lezioni, anche legate alle tecnologie e imparate nel mondo racing, possono essere applicate e fare la differenza anche nell’IT Business a livello globale.

Non si tratta solo di velocità. Di frequente, capita che un pilota che punta molto sulla velocità non arrivi ai primi posti. Si arriva primi solo quando si riesce ad avere il controllo ottimale del veicolo per quanto riguarda l’itinerario e la velocità. La stessa cosa succede nel mondo degli affari, dove molti si concentrano solo sulla massimizzazione dei profitti, dimenticando gli obiettivi iniziali. Spesso si tiene meno conto dell’itinerario dello sviluppo di un’azienda a vantaggio della “velocità” (quindi del profitto). Alcuni piloti sono degli “speed addicted”, perché sono in un certo senso “dipendenti” dall’adrenalina. Così come alcuni manager si concentrano solo sui parametri legati al profitto. Per evitare questa spinta, è necessario concentrarsi su aspetti più importanti: nel mondo delle corse, concentrarsi sui dettagli; nel Business, sulla mission aziendale.

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I piani non sono nulla, la strategia è tutto. Così come nel lavoro, anche nelle corse automobilistiche è importante una pianificazione strategica. I piloti sono sempre pronti a qualcosa di inaspettato. Quando succede, non pensano, ma reagiscono. La capacità di agire velocemente e con decisione è un elemento di differenziazione competitiva anche per un businessman di successo. Se un businessman si impegna a ragionare come un pilota – sempre pronto a reagire al cambiamento – le possibilità di evitare un errore o di cogliere un’opportunità migliorano notevolmente.

I dati sono una risorsa importante. Analizzare le prestazioni nel mondo del Motorsport è inimmaginabile – oggi – senza la telemetria. Gli ingegneri raccolgono ed elaborano tonnellate di dati durante ogni corsa per valutare le prestazioni individuali di un pilota e per ottenere le performance migliori. L’importanza dell’analisi dei dati è addirittura maggiore rispetto a quanto avviene nel mondo delle corse. Le decisioni intuitive a livello di leadership sono un lusso che può rivelarsi anche molto costoso in un contesto aziendale. Per questo, le aziende di successo dispongono di solide divisioni di business intelligence, che elaborano sempre più dati e traggono sempre più conclusioni e previsioni per il futuro.

Lavoro di squadra. In media, per una singola vettura di Formula 1 durante un weekend di gara, sono coinvolte circa 50 persone. Le prestazioni in gara dipendono tanto dall’abilità del pilota, quanto dalla bravura della squadra di ingegneri e meccanici. I dirigenti aziendali sono un po’ come i piloti. La “quota personale di successo” è circa del 50%. Il resto dipende dall’abilità di ogni altro membro del team di portare a termine il proprio lavoro.

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Chi vince, vince tutto. Chi corre lo fa per vincere, non solo per partecipare. Vincere una gara significa andare oltre i propri propositi, e la stessa cosa accade nel mondo degli affari. Per arrivare a grandi risultati, bisogna puntare ancora più in alto, perché, proprio come il Motorsport, anche il mondo Business è uno spazio fortemente competitivo. È fondamentale non fissarsi mai sugli obiettivi facilmente raggiungibili, ma avere degli scopi più grandi, in modo da far crescere in futuro le capacità che si hanno oggi. In conclusione, è importante considerare che queste riflessioni potrebbero non adattarsi a tutti.

Il punto chiave non riguarda questi punti specifici di per sé, ma la passione che si mette in quello che si fa. Per esempio, attraverso la mia passione per le corse rifletto sul modo in cui porto avanti il business in un’azienda leader nelle soluzioni di cybersecurity – e viceversa. Il pensiero strategico è basilare, sul lavoro come in uno sport competitivo del quale si è molto appassionati. Chiunque abbia una passione – che si tratti di un imprenditore, di una persona con un ruolo strategico o di un assistente – ha anche una grande fortuna e un possibile vantaggio competitivo in ambito professionale, come me.

Alexander Moiseev, chief business officer di Kaspersky