Il viaggio di GetConnected con Atlassian

L’avventura di GetConnected inizia nel 2008, ovvero undici anni fa. Da quel momento, ne sono successe di cose per un’azienda che nel settembre del 2018 è entrata a far parte di Gruppo Euris, come business unit specializzata nell’Agile transformation. Alla base della storia c’è la voglia di innovare e di portare innovazione laddove ve ne è più bisogno, in Italia e all’estero. Un focus principale di GetConnected è rappresentato dalla proposta di prodotti Atlassian. Di norma, questi si ramificano in due nuclei fondamentali, che ruotano intorno alla piattaforma di Jira per la gestione dei progetti, e Confluence per quella delle informazioni a supporto dei team, in pratica un wiki di creazione e gestione documentale più evoluto. Atlassian serve numerose realtà presenti nella classifica Fortune 500. «Nel tempo, Atlassian si è evoluta per aiutare i team di lavoro generici» – ci spiega Simone Pancaldi, sales & marketing director BU GetConnected.

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«Coprendo oramai ambiti differenti: dall’HR, all’ufficio acquisti e marketing, per rispondere alle esigenze di collaboration a più livelli. L’obiettivo resta quello di incentivare la collaborazione, tanto che, una volta quotata al NASDAQ, Atlassian è indicata in listino – e non a caso – come TEAM». Si parla sempre più spesso di collaboration in ambito IT ma quali benefici porta davvero al business? «Beh, se da un lato sappiamo che tali soluzioni permettono a persone dislocate in luoghi e con fusi orari diversi di seguire lo svolgimento in real time di un progetto – risponde Pancaldi – dall’altro la collaborazione promuove una maggiore trasparenza tra le divisioni di un’organizzazione. Non si tratta di voler monitorare cosa fanno i dipendenti ma di rendere più chiari ai soggetti coinvolti i flussi di produzione, anche in termini di sicurezza. Con i paradigmi attuali, non si può più rischiare di far uscire dati sensibili al di fuori del perimetro professionale. Anche lo spiacevole trend, doloso o meno, dei collaboratori che si portano via file che non dovrebbero, viene ridotto, col fine di essere portato a zero».

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Come ci ha spiegato Pancaldi, uno dei risultati, forse non così attesi sin dall’inizio ma evidenti, dovuti alla collaboration è quello di avvicinare clienti e fornitori. «Ciò consente di ridurre le barriere note, adattando i risultati alle aspettative. Abbiamo lavorato a molti progetti di digital transformation in Italia, notando che le imprese con un forte commitment da parte del management e dei team sono maggiormente pronte ad abbracciare l’evoluzione. Certo, non è sempre possibile, per esempio laddove l’organizzazione è piramidale oppure è legata a modelli di legacy complessi, ma è un inizio. Si procede a piccoli passi, per poi arrivare a digitalizzare ambiti che, fino a poco prima, sembravano impossibili da aggiornare e migliorare».


TRASPARENZA E QUALITÀ

Trasformare le idee in strumenti per creare valore di business e migliorare la competitività aziendale. Sono due i concetti che ricorrono nella mission di GetConnected. Il primo è la trasparenza. Il secondo invece è la qualità. Ed è ciò che differenzia il gruppo dalle altre offerte sul mercato. «Non si diventa Atlassian Platinum Solution Partner Enterprise dall’oggi al domani» – sottolinea Pancaldi. «La certificazione conseguita nel 2016 riconosce l’alta specializzazione del nostro team e dei nostri servizi. In quanto Platinum Partner, GetConnected ha soddisfatto i più alti criteri di formazione previsti da Atlassian e per questo è in grado di offrire il proprio know-how alle piccole imprese fino alle realtà più grandi. Gli oltre dieci anni di partnership sono la dimostrazione sul campo dell’expertise consolidato e della capacità di processo multi-settore delle nostre risorse, dal disegno del servizio al business case, passando per la scelta della tecnologia, all’implementazione digitale e arrivando fino alla misurazione dei risultati».