Operativa dal primo luglio, la nuova Azienda Regionale è il primo passo verso un modello di governance data driven nella PA in grado di migliorare la comprensione dei fabbisogni e la qualità dei servizi erogati
Si chiama ARIA ma è una delle innovazioni più concrete che Regione Lombardia poteva mettere in campo per razionalizzare la spesa e ottimizzare le risorse a disposizione per l’attuazione delle politiche regionali. La nuova Azienda Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti nasce dalla fusione di ARCA, la Centrale acquisti regionale, e di Lombardia Informatica, la digital company della Regione. A queste si aggiungerà, a partire dal prossimo anno, anche ILSPA (Infrastrutture Lombarde), andando così a configurare una centrale di committenza unica in Italia per volumi e perimetro delle competenze che, a pieno regime, integrerà l’intero ciclo degli acquisti: dalla programmazione all’esecuzione di tutti i contratti di appalto pubblici di beni, servizi e lavori, anche infrastrutturali.
L’operazione – presentata in Giunta dall’assessore al Bilancio Davide Caparini e approvata ad ampia maggioranza dal Consiglio regionale lo scorso 3 aprile con la Legge n. 6 – porterà economie di costi immediate grazie a una riduzione dei costi operativi e di gestione pari a circa 3,7 milioni di euro all’anno dovuta all’unificazione delle strutture, delle sedi, dei contratti e delle spese legali. Il nuovo soggetto aggiudicherà oltre 100 gare ogni anno per un valore di più di 9 miliardi di euro e grazie alla programmazione della domanda e alla centralizzazione degli acquisti consentirà di ottenere benefici a livello di sistema regionale pari a un risparmio del 13% sul valore totale delle procedure di gara attivate su Sintel, la piattaforma telematica per le gare d’appalto. Ma la fusione non è solo una soluzione efficace per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, ma anche e soprattutto l’occasione per costruire un nuovo soggetto capace di operare con un’autentica visione di sistema, semplificando i processi nel rapporto con i committenti e aumentando i livelli di trasparenza di spesa e di processo.
Con questa operazione di fusione, Regione Lombardia ha inteso mettere a fattore comune i punti di forza delle singole agenzie, conservandone le competenze in tema di project management e progettazione di servizi (pensiamo all’expertise specifico di Lombardia Informatica in tema sanità) e valorizzandone le possibili sinergie. Il risultato è un centro di competenza unificato a supporto degli enti locali dell’intera regione. La società sarà centrale di acquisti non solo per la Regione Lombardia, ma anche degli enti locali e, come avviene già oggi attraverso specifiche convenzioni, anche per altre Regioni: la qualità delle procedure e i metodi adottati da Regione Lombardia sono apprezzati anche fuori dei confini regionali e quindi saranno di supporto a tutti, indistintamente. Un ruolo pivotale nel nuovo modello organizzativo e operativo di ARIA lo svolgeranno i big data, l’immenso patrimonio informativo in possesso di Lombardia Informatica e non solo che, opportunamente valorizzato e analizzato, consentirà di realizzare finalmente il raccordo tra rilevazione dei consumi, programmazione dei fabbisogni e contenimento della spesa. L’attivazione sinergica di due leve – la centralizzazione dei fabbisogni da una parte e l’analisi dei dati dall’altra – consentiranno di migliorare la comprensione dei fabbisogni della PA lombarda e di offrire un supporto alle politiche regionali anche in relazione alla spesa secondo un approccio data driven: potremo insomma prendere decisioni efficienti fornendo informazioni credibili e sicure. Siamo orgogliosi di essere la prima regione italiana a sperimentare un modello di questo tipo e siamo convinti che presto altre Regioni seguiranno il nostro esempio perché la trasformazione digitale della PA passa anche dalla capacità di innovare il governo della spesa regionale.
Francesco Ferri presidente di ARIA – Azienda Regionale Innovazione e Acquisti