DATA4 inaugura a Cornaredo il suo quarto “next generation” data center

DATA4 inaugura a Cornaredo il suo quarto “next generation” data center

Un passo importante all’interno di un’operazione più ampia e strutturata che prevede, in cinque anni, un piano di investimenti di circa 250 milioni in Italia. Il nuovo data center è il risultato di un lavoro di ricerca & sviluppo per rendere questi centri più smart e pronti per l’AI e l’HPC

A Cornaredo, presso il nuovo data center di DATA4 – dotato di un design modulare ed eco-performante che consente alta scalabilità, una più facile gestione e un allineamento con i criteri di sostenibilità ambientale a livello europeo del Gruppo, garantendo livelli di massima sicurezza fisica e di efficienza energetica – si è parlato di AI, artificial intelligence, e dei suoi impatti sulla digital transformation. Stiamo vivendo una fase storica in cui la tecnologia deve fare un passo in avanti e rendere finalmente smart, intelligente, l’analisi dei dati e il contributo fornito al lavoro umano. Non si è mai parlato di sostituzione dell’uomo da parte delle macchine in questa giornata, ma sempre di ausilio, di aumento delle capacità grazie all’intelligenza artificiale.

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L’AI sarà dunque il punto di sintesi tecnologico che influenzerà tutti i settori economici e sociali – non soltanto quelli tecnologici – permettendo alle aziende, finalmente, di scaricare a terra il valore grezzo dei big data – finora mastodontiche raccolte di informazioni operazionali, mischiate con i dati esperienziali raccolti da social network e dalle interazioni di vario genere con i propri utenti – che possono essere elaborati attraverso l’intelligenza artificiale e il machine learning per trasformarli in diamanti, ovvero in informazioni utilizzabili in tutti i settori economici, sociali e produttivi.

AI ed elaborazione di dati che necessariamente richiedono una potenza di calcolo che solo un data center avanzato e moderno è in grado di offrire. Tra i fattori di successo di un data center c’è infatti la sua capacità di trattare in modo intelligente i dati che contiene e di proteggerli. Secondo Gartner infatti in futuro i data center che non avranno capacità di machine learning e di intelligenza artificiale al loro interno andranno incontro a problemi economici e prestazionali.

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Ma perché un data center abbia successo sono necessarie quattro qualità fondamentali: la quantità dei dati immagazzinabili, la scalabilità, la connettività che permette di accedere a questi dati sempre e in modo continuo e la capacità computazionale. Una volta che l’infrastruttura c’è, allora i progetti di intelligenza artificiale possono essere avviati tenendo però presente che – racconta Stefano Quintarelli, membro gruppo dei massimi esperti sull’AI a livello europeo, “è l’etica che crea le condizioni affinché si sviluppi il mercato perché prima è necessario che le persone si fidino di queste tecnologie e le accettino”.

Concetto ribadito anche da Paola Generali, vice presidente di Assintel, che spiega come anche i dipendenti debbano accettare la digital transformation – quindi devono fidarsi – ma punta il dito sulla mancanza di competenze che ci affligge in Italia dove i talenti in ambito tecnologico mancano. Mancano ma servono perché, racconta Davide Suppia, Country Manager di DATA4 Italia, il 52% delle aziende italiane medie e grandi ha in progetto di investire nell’intelligenza artificiale nel prossimo triennio.

Ragion per cui un data center efficiente, tecnologicamente avanzato ed ecosostenibile – per quanto possibile visto che per garantire l’energia elettrica in caso di problemi questi centri dispongono di macchinari energivori alimentati a gasolio – è un requisito indispensabile e in Italia le aziende sembra lo abbiano capito visto che, nell’inaugurare questo quarto data center di Cornaredo, Olivier Micheli, Amministratore Delegato del Gruppo DATA4, ha annunciato che presto partirà la costruzione del quinto e in parallelo anche del sesto edificio.