Un evento aperto e con dinamiche che scorrono veloci, così come l’innovazione che pervade l’IT: questo è “Explain Your Tomorrow Today 2019”
Nell’epoca dell’automazione dei processi digitali, molti si chiedono come ottenere nuovi dati, quasi nessuno si sforza di ascoltarli. Nasce anche per questo l’evento “Explain your tomorrow, today” con cui Oracle ha messo a confronto storie di innovazione e best practices, per capire come trarre valore dalla mole di informazioni che oggi entrano ed escono dalle aziende di qualsiasi settore e dimensione. “Abbiamo pensato a un nuovo format con cui passare al pubblico presente, fatto di decisori, investitori, media ma anche studenti, elementi cardine del panorama odierno di innovazione – ci spiega Stefano Maio, Country Sales Leader Big Data, Analytics e Machine Learning di Oracle – perché se oggi ci sono soggetti che usano con successo le nuove frontiere dei big data è perché hanno imparato a evolvere i loro processi verso l’ascolto di tali piattaforme, che necessitano di integrazione all’interno dei canali di business. Ma non solo: è importante supportare la voce anche delle piccole e medie imprese, quelle che anche con difficoltà riescono a trarre beneficio dalle nuove tecniche di produzione IT, come l’AI e l’IoT, che a conti fatti permettono un’ottimizzazione del lavoro e una scalabilità senza precedenti”.
Il primo intervento di “Explain your tomorrow, today” è quello di Bruno Aziza, Group Vice President, Analytics, A.I. & Cloud di Oracle. “Un terzo delle persone nel mondo informatizzato guarda il telefonino più o meno ogni 5 minuti. Quando lo fa, riceve informazioni e notifiche che sono, come la vediamo noi, analytics. Trasferiamo queste modalità di interazione su modelli più ampi, come i computer e otterremo una sorta di dati che vengono a noi in maniera automatica. Quanti di noi, inseriti nei processi di analisi, ascoltano questi dati? Ed è qui che arriva un aiuto fondamentale: l’Intelligenza Artificiale. Con algoritmi avanzati possiamo automatizzare molte delle operazioni che fino a ieri ci richiedevano lavoro e risorse dedicate. Pensiamo alla data visualization, ai mobile analytics, al cloud, al riconoscimento di immagini e della voce. Ci sono già aziende che fanno da visionarie sotto questo punto di vista: Western Digital, Hertz, Gruppo Generali, Riverbed e molte altre”.
Tra gli interventi più interessanti quello di CNP Vita che, con Riccardo Mozzi e Giorgio Vergani, ha testimoniato l’utilità nell’adozione di Oracle Cloud, Autonomous DB e machine learning. Lo scopo? Accedere in maniera veloce ed estrarre i dati coinvolgendo gli utenti nella loro gestione. Questo ha permesso di diminuire il TCO dei progetti e di accorciare il time-to-market verso i singoli contraenti delle polizze offerte dal gruppo. Generali, con Diana Sassu, ha invece presentato una soluzione analitica che, accedendo ai dati del capitale umano, ha consentito la presa di decisioni data driven, col fine di migliorare i programmi di crescita e il coinvolgimento delle persone. Ma anche Coca Cola HBC, che ha sfruttato l’apprendimento automatico di Oracle per espandere la rete di esercizi di ristorazione basati su un approccio innovativo, con cui individuare e investire in modo praticamente certo sui locali con il più alto potenziale di successo.