I dati da soli non fanno la differenza. La fa la data intelligence

I dati da soli non fanno la differenza. La fa la data intelligence

IDC evidenzia che in media l’80% del tempo che un’organizzazione dedica ai dati viene speso in attività di gestione e soltanto il 20% in attività analitiche a valore. Grazie alla data intelligence, questa proporzione può essere invertita

Da soli, i dati non fanno la differenza. E’ come un’azienda viene abilitata dai dati a farla. Come questa gestisce i dati, li rende disponibili, li analizza, impara da essi e poi agisce. E’ la data intelligence, quell’insieme di pratiche e di strumenti che consentono di far avere il dato giusto alla persona giusta al momento giusto.

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Trasformare il dato in valore richiede non solo le appropriate tecnologie, ma anche una visione delle opportunità che i dati possono offrire, il tutto inserito in un’architettura in grado di assicurare scalabilità, velocità, protezione e flessibilità. Per poter analizzare i dati e trasformarli in informazioni, poi in valore e quindi in leve competitive, è necessario sapere come conservarli, come mantenerli univoci e integri, come renderli catalogabili ed estraibili, integrabili e distribuibili.

Un’indagine di IDC evidenzia che l’80% del tempo che un’organizzazione dedica ai dati è speso in attività di gestione – per la precisione ricerca, preparazione e protezione – e solo il 20% in attività analitiche per estrarre valore e informazioni.

Adeguati strumenti e pratiche di data intelligence possono cambiare questa proporzione, fornendo agli utenti la capacità di trovare i dati più facilmente e di comprenderne contesto e proprietà per un loro migliore utilizzo, con il risultato di “liberare” più tempo per la fase analitica. Con l’avvento di tecnologie di intelligenza artificiale e di machine learning applicate ai metadati, la data intelligence potrebbe addirittura permettere alle aziende di capovolgere la proporzione, concedendo più tempo (80%) per analisi e viste approfondite, e richiedendone meno (20%) per le attività di gestione.

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Nell’era della trasformazione digitale, quasi tutti i ruoli organizzativi utilizzano i dati per prendere decisioni informate nei processi aziendali di ogni giorno. Sfruttare la data intelligence per migliorare il ciclo di vita di gestione e analisi dei dati significa incrementare il livello di efficienza e produttività di molte figure aziendali. E anche un piccolo margine di miglioramento per ciascuna figura può portare a un sensibile aumento delle performance aziendali.

La data intelligence migliora ovviamente anche il complesso delle operazioni relative ai dati, permettendo per esempio di applicare meglio le policy aziendali di accesso, utilizzo e protezione, oppure di elevare i livelli di disponibilità e resilienza. Senza contare le attività volte a migliorare la qualità e integrità dei dati e a evitare i casi di duplicazione, inconsistenza e inesattezza.

Analisti di IDC, esperti del settore ed eccellenze aziendali si incontreranno il 18 giugno a Milano all’IDC Data Intelligence Conference 2019 proprio per spiegare come abilitare il valore e il vantaggio competitivo dei dati attraverso moderne pratiche di gestione.

Durante l’evento si alterneranno interventi di scenario con momenti di maggiore approfondimento tecnologico mirati a rispondere alle principali sfide che le aziende oggi si trovano ad affrontare nell’implementazione di una corretta strategia di data intelligence.

Per maggiori informazioni sull’evento: IDC Data Intelligence Conference 2019