Nfon annuncia l’inizio delle operazioni in Italia

Nfon annuncia l’inizio delle operazioni in Italia

L’azienda tedesca annuncia l’apertura della filiale italiana, affidata a Marco Pasculli, e approccia il mercato della cloud communication

I buoni risultati finanziari e l’IPO positiva hanno spinto la tedesca Nfon a investire nel mercato e ad assumere persone, aprendo la filiale italiana per allargare il suo mercato. L’azienda tedesca leader nel mercato della telefonia professionale è già presente in 14 nazioni europee e gli ottimi risultati della IPO alla Borsa di Francoforte hanno permesso di investire risorse importanti per l’avvio delle attività italiane, affidate alla mano esperta di Marco Pasculli che coordinerà un team di 7 persone.

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Il mercato italiano è interessante perché è molto particolare: sono ben 18 milioni i dipendenti delle PMI e 4 quelli delle aziende medio grandi; i telefoni fissi hanno ancora una importante base di installato – circa 12 milioni – e utilizzano ancora, per la maggior parte, sistemi PBX tradizionali che hanno costi di manutenzione alti e una bassissima flessibilità.

“Il tasso di adozione della telefonia in cloud in Italia è tra i più bassi in Europa” conferma Pasculli che aggiunge però “ed è per questo motivo che il marcato italiano è una grandissima opportunità per Nfon!”. Nel nostro Paese Nfon si concentrerà sia sul core business – ovvero il PBX cloud – sia su offerte legate al settore turistico e della hospitality. Settore dove le funzionalità SaaS del prodotto Nfon, unite alla sua grande flessibilità e sicurezza, possono fare la differenza.

Partiamo dall’offerta: Pasculli evidenzia la forza di una proposition che offre un solo prezzo per utente (mensile) in tutta Europa, un numero di estensione unica, liberamente associabile a 9 device diversi, senza vincoli contrattuali e, soprattutto, senza vincoli geografici. In Italia un’azienda potrà quindi avere 3 sedi distinte in 3 città italiane utilizzando un unico PBX cloud ma mantenendo numeri telefonici locali; lo stesso discorso vale per un’azienda che abbia filiali estere a cui debba associare interni con numero nazionale. Il tutto a 8,80 euro mensili per utente, senza doversi più preoccupare di aggiornamenti della sicurezza, di modifiche della piattaforma hardware, di sicurezza: a questo pensa l’infrastruttura dei datacenter di Nfon, geograficamente ridondante nei due centri tedeschi.

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Offerta unica in tutta Europa, permessa grazie alla piattaforma Cloudya, disponibile per Android e Ios, Win e Mac ma anche tramite web app su Chrome, Firefox e Safari, estremamente flessibile – le estensioni si possono aggiungere o togliere in modo rapido – sicura, sempre controllata e aggiornata e aderente a tutte le richieste della legislazione europea.

Pasculli è già al lavoro per costruire la rete di partner italiani – che andranno ad aggiungersi agli oltre 2.000 in tutta Europa – andando a cercare tra system integrator e service provider che vogliano offrire servizi di telefonia professionale sempre più avanzati e al passo con i tempi.

Il tutto per portare questi risultati che il CEO Hans Szymanski si aspetta e vuole raggiungere per continuare il trend positivo del 2018, anno in cui Nfon ha raggiunto tutti gli obiettivi comunicati durante l’IPO: un aumento dei ricavi del 21% con un fatturato di 43 milioni di euro, una crescita del 27% degli utenti gestiti e soprattutto, con un aumento del 25% di ricavi ricorrenti che rappresentano l’80% del totale ricavi dell’azienda. Numeri che auspicabilmente porteranno Nfon – come dichiara lo stesso Szymanski – ad aprire una filiale anche in Francia e a diventare il leader europeo della telefonia in cloud.