Fattura elettronica ultima chiamata

Il “Nodo Smistamento Ordini” in vigore dal 1 febbraio 2020. Il commento di Nicola Savino (Savino Solution)

A gennaio è scattato l’obbligo di fattura elettronica, ma non tutti si sono adeguati. Recuperare il tempo perduto è un po’ come cercare di prendere l’aereo a Fiumicino

Caro lettore, la fatturazione elettronica è partita e devi ancora allinearti? Mi viene in mente l’ultima volta che ho preso l’aereo a Fiumicino. Cosa c’entra? Ora te lo spiego. Lascia prima che ti racconti velocemente l’aneddoto. Arrivo in aeroporto con enorme preavviso e, col check-in online già fatto, supero i controlli avviandomi al gate. Manca un’ora e mezza. So di potermi concedere almeno una telefonata. Prendo lo smartphone e chiamo un cliente, avvicinandomi al controllo passaporti. Inizialmente, non faccio caso alla fila, fino a quando metto giù il telefono e mi ritrovo in una bolgia. Un mix di lingue, suoni, odori di spezie. E il tempo continua a correre inesorabile. Mancano 28 minuti al volo! Arriva il mio turno e tutto si risolve in un attimo, il poliziotto mi restituisce il documento e fa: «Corra perché rimane a terra»! Sono confuso, mancano 20 minuti. Basta arrivare al gate e il gioco è fatto, no? Vado verso l’uscita indicata sui tabelloni digitali: B15.

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Poco dopo, ecco la prima chiamata del volo. Dopo 7-8 minuti sono solo ai gate T! Il personale richiama, comincio a preoccuparmi; accelero, mi faccio più ansioso e dopo una dozzina di minuti sono ancora alla M. Corro mentre gli altoparlanti annunciano l’ultima chiamata. Un’ansia pazzesca! Arrivano persino a chiamare il mio nome: «Il signor Nicola Savino è atteso al gate B15 per imbarco immediato»! Finalmente ci sono, ma le hostess se ne stanno andando, le porte del gate sembrano chiuse e non ci sono altri passeggeri in giro. Arrivo trafelato, fronte sudata e macchie di sudore sulla camicia. Nella corsa, ho perso gli auricolari. Sono rassegnato all’idea di aver perso l’aereo, quando – con mio stupore – una delle ragazze si riavvicina al microfono chiamando il mio nome. «Eccomi, sono qui» – rispondo con un filo di voce fantozziana. «Finalmente, stavano per partire senza di lei». Quando l’aereo si stacca da terra, mi lascio andare a un sonno profondissimo, provando pietà per i miei sfortunati vicini di posto, costretti a convivere con la mia cera non più freschissima.

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Perché ho voluto raccontarti questa storia? Perché, in questa disavventura a lieto fine, mi sono riconosciuto nelle migliaia di imprenditori che hanno tergiversato sulla fattura elettronica. Ci sono davvero un sacco di analogie. Una su tutte: come ho fatto a rischiare di perdere l’aereo, con un’ora e mezza di vantaggio? Essenzialmente, per due motivi. Il primo: ho sottovalutato le variabili. Non c’era ragione di credere che Fiumicino fosse come gli altri aeroporti. Mi sono messo in testa da solo che fosse così. Il secondo motivo: mancanza di informazioni. Se, nella procedura di check-in, avessero messo un disclaimer del tipo – “i tempi di percorrenza fino al gate possono essere anche di 20 minuti” – avrei considerato questa tempistica. Rispetto alla fatturazione elettronica, ti trovi forse nella stessa situazione. E hai dato ascolto a chi diceva: «Aspetta, perché tanto in Italia prorogano tutto». Oppure: «La fattura elettronica è solo un software da acquistare, basta una licenza per poter superare il problema». Nessuno ti ha parlato del tempo che perderai in più in ufficio, dei costi. Ora, sei a un passo dal perdere l’aereo. Puoi fare ancora in tempo, ma non hai più margine di errore. Devi arrivare al gate senza indugi e imprevisti. Se sbagli strada, l’aereo parte senza di te. Se ti fermi a raccogliere qualche pezzo perso per strada, l’aereo parte senza di te. Non puoi affidarti totalmente alla software house, perché non conosce tutti gli aspetti normativi necessari per evitare di commettere clamorosi errori legali. E non puoi affidarti solo al commercialista, che sa tutto di normative fiscali/tributarie, conosce tutti gli aspetti tecnici di una fattura, ma non sa nulla di digitalizzazione a norma. Ti serve un digitalizzatore, figura esperta di tecnologie e normative applicate al digitale, con un centro di competenze e un ufficio legale interno, per prevenire ogni errore e anticipare, in modo predittivo, ogni cambiamento futuro. Non rischiare di perdere questo volo. Per te e per la tua impresa, sarebbe un danno enorme che non meriti. Che il digitale sia con te!

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Nicola Savino CEO di Savino Solution