Atari rimanda VCS per aggiornare la CPU

Atari acquisisce il database di videogiochi MobyGames

La console retro sarebbe dovuta uscire a breve e invece il produttore ha deciso di rimandarla per integrare al suo interno una recente CPU AMD Ryzen

Atari ha confermato di aver ritardando di nuovo la sua tanto attesa console VCS. L’Atari VCS è stato lanciato su Indiegogo e originariamente previsto per l’arrivo nella primavera del 2019. Ma adesso la società ha annunciato che arriverà alla fine del 2019, almeno negli Stati Uniti e in Canada. Il motivo però, almeno questa volta, è più che serio: Atari ha deciso di integrare all’interno della console retro l’ultimo e più recente processore di AMD, il Ryzen, sebbene non si sappia ancora quale, se non che godrà di un processo di realizzazione a 14 nm e architettura grafica Vega con due core Zen.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

L’idea è ottima: la compagnia non vuole che VCS sia una delle tante macchine che cavalchi l’effetto nostalgia ma ha l’obiettivo di estendere il suo hardware, poggiando su un sistema operativo Linux, che possa riprodurre giochi moderni, supportare la riproduzione di video 4K e inoltre i DRM, per i servizi di streaming.

Cosa sarà di Atari VCS

Nonostante ciò, la risposta dei sostenitori non è delle migliori, visto che qualcuno si è chiesto se la società sarà mai in grado di fornire pezzi in numero adeguato ad un’eventuale alta richiesta. Spiegando il ritardo, Atari ha dichiarato: “Questo aggiornamento si tradurrà in migliori prestazioni generali, velocità e ventole silenziose, il tutto con un impatto minimo sui processi di produzione. Ulteriori specifiche sul nuovo processore AMD saranno annunciate più in là e in visto del lancio ma vi assicuriamo che il Ryzen è molto più adatto per questo progetto e consentirà all’Atari VCS di mantenere la sua promessa con l’obiettivo di essere un piattaforma unica e altamente flessibile”.

Leggi anche:  Schneider Electric, data center AI-ready

l pericolo qui è che se continui a ritardare l’aggiornamento rendendo altri elementi obsoleti, intrappolando Atari in un ciclo senza fine di mancata consegna. Il dubbio non è tanto se Atari terrà fede alle promesse ma quanto longeva potrà essere la console, visti i contenuti idonei a disposizione. Se arriverà a dicembre con a bordo Netflix e un mucchio giochi, allora ne sarà valsa la pena.