Grazie all’adozione di NetApp HCI, la società multiservizi veneta ha ridotto consumi e ingombri, migliorando flessibilità e scalabilità
NetApp HCI, lanciata solo un anno e mezzo fa come prima soluzione iperconvergente per offrire scalabilità indipendente a livello computazionale, storage e networking, è già stata riconosciuta come Strong Performer da Forrester Research nel suo Forrester Wave for Hyperconverged Infrastructure, e la sua forte presenza nel mercato è stata confermata da IDC, che ha riscontrato una crescita del fatturato del 78,1% anno su anno.
Fra le numerose aziende che hanno scelto NetApp HCI per semplificare la propria architettura IT e aumentare l’efficienza c’è Veritas (Veneziana Energia Risorse Idriche Territorio Ambiente Servizi), una multiutility interamente pubblica, la prima del Veneto per dimensioni e fatturato (326,8 milioni di fatturato nel 2017 – 382,5 milioni consolidati) e una delle più grandi d’Italia: ottava per i servizi idrici integrati e sesta per quelli ambientali.
La complessità del business di Veritas è cresciuta notevolmente negli ultimi anni, specie per la concomitanza di fattori come la crescita dimensionale, l’aumento dello spettro dei servizi erogati e la continua evoluzione delle tecnologie che ha portato alla crescita dell’ammontare dei dati rilevati, come spiega Stefano Nironi, Responsabile Infrastrutture Tecnologiche del Gruppo Veritas. “Sono aumentate la quantità e la complessità delle informazioni da analizzare: i dati raccolti possono essere utili sotto molti aspetti ed è necessario gestirli e analizzarli a 360 gradi”.
Per rispondere a queste esigenze e migliorare la gestione dei dati, Veritas si è rivolta a Personal Data – azienda del Platinum Partner Gruppo Project di NetApp – e ha scelto di ridisegnare l’infrastruttura storage introducendo la soluzione NetApp HCI nel centro dati di Venezia, utilizzata per gestire le componenti Compute e Storage del datacenter (ad esempio raccolta dati dai dispositivi IoT, database, servizi di posta elettronica Exchange). La soluzione di storage tradizionale scelta per il datacenter di Milano ha permesso il riutilizzo totale delle unità disco presenti nel precedente sistema NetApp, garantendo un upgrade senza interruzioni di servizio e un’evoluzione tecnologica importante in termini di prestazioni, evitando sprechi.
L’adozione di NetApp HCI, che permette una crescita predicibile e indipendente degli ambienti Storage e Compute all’interno del Datacenter, ha consentito al Gruppo Veritas di aumentare significativamente l’efficienza, come conferma Nironi: “grazie all’adozione dell’architettura iperconvergente tramite la soluzione NetApp HCI, abbiamo ridotto l’ingombro dell’82%, incrementato le performance a ciascuna applicazione e singola VM, nonché migliorato la flessibilità e la scalabilità orizzontale e verticale indipendente di server e storage, garantendo a qualsiasi applicazione nuova o esistente livelli di servizio definiti”.
Altri benefici importanti riscontrati dall’azienda riguardano la riduzione della complessità, la possibilità di riattivare rapidamente e in modo estremamente economico un Disaster Recovery tra i datacenter di Venezia e Milano, la semplificazione dello spettro delle competenze necessarie a gestire l’intero ambiente del centro dati e il contenimento dell’investimento in supporti per i dati presenti nel sito di Disaster Recovery.