È recente la notizia dell’arrivo di Playstation Now anche in Italia.
Il servizio di streaming di Sony verrà lanciato attraverso una Beta a invito e diventerà successivamente disponibili per gli utenti. Una grande novità che inizia ad introdurre quel mondo di videogiochi come servizio e di abbonamenti che promette di rivoluzionare il settore.
Mentre si ultimano le console di nuova generazione infatti, buona parte dei big lavora a servizi cloud. Troviamo così Amazon che pare alle prese con il suo personale servizio, Microsoft e Sony che continuano sulla loro strada, forti anche di esclusive e console.
In campo c’è anche Google col suo streaming già testato con successo durante una beta USA, e chi sa che non si aggiungano altri contendenti. La grande novità, oltre a un diverso modo di fruire il media, sarebbe quella della fine della diaspora delle esclusive.
Con un semplice abbonamento, sarebbe infatti possibile per tutti giocare un po’ ad ogni titolo su qualsiasi piattaforma, specialmente su PC, i cui utenti sono tagliati fuori da esclusive Sony e Nintendo.
Il futuro del PS Now su PC
Il PC, ancora una volta, viene lasciato un po’ indietro. La beta di Ps Now ha infatti visto come protagoniste le console Sony. Gli utenti Pc dovranno attendere quindi sia per un test, che per il servizio stesso.
Quello che è certo è che, presto o tardi, sarà possibile giocare a titoli rimasti intrappolati per troppo tempo sulle console di riferimento, magari pagando un semplice abbonamento di un mese, o acquistando il gioco direttamente in cloud.
Con l’avvento di questa novità sarà poi possibile realizzare con facilità catture schermo, elaborare i dati presi dai gameplay e lavorare in modo più semplice e intuitivo sui contenuti gaming, senza dimenticare che il cloud non sforza la CPU, lasciando quindi tutto lo spazio che vogliamo per programmi esterni.
Con l’arrivo di Playstation Now e degli altri servizi su PC, assisteremo finalmente a una rivoluzione e alla possibilità di elaborare come preferiamo i contenuti audio e filmati utilizzando i più disparati tool sia su tracce video che audio come quello che trovate qua.
Il cloud gaming promette di cambiare il modo in cui percepiamo il media videoludico, e chi sa che non lo aiuti anche a superare quel mancato riconoscimento che ancora si attende dal mondo dell’arte.