L’ex capo della sicurezza di Facebook: “Sembrava di essere nel Trono di Spade”

Alex Stamos Facebook

Alex Stamos, ex responsabile della sicurezza di Facebook, afferma che a Menlo Park c’è una cultura della competizione molto simile a quella vista nella celebre serie TV della HBO

Intrighi, sotterfugi, lotte per il potere e un’insana competizione: questo è l’ambiente in cui lavorano i dipendenti di Facebook secondo Alex Stamos, in passato numero uno della sicurezza dell’azienda di Menlo Park e oggi professore all’università di Stanford. L’ex dirigente del social network ha ricoperto questo ruolo dal 2015 all’anno scorso, quindi nel pieno dello scandalo Russiagate e della scoperta delle attività illecite di Cambridge Analytica. “La verità è che c’è un po’ di cultura di Game of Thrones tra i dirigenti – ha affermato Stamos in una intervista alla Cnn – Uno dei problemi nell’avere un gruppo molto affiatato di persone che prendono decisioni è che poi è molto difficile ammettere di aver sbagliato”. L’ex dipendente di Facebook ha poi confermato che molti problemi che riguardano la piattaforma dipendono direttamente dal CEO Mark Zuckerberg. Questa è la conferma che è stato l’atteggiamento del fondatore della piattaforma a portare agli addii dei numeri uno di WhatsApp e Instagram, che si dice si siano contrapposti alle troppe ingerenze di Zuckerberg nelle loro attività.

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Business Insider riporta che Stamos in passato si è spesso scontrato con Sheryl Sandberg, braccio destro del CEO di Facebook, e in particolare in merito alle interferenze di utenti russi durante le elezioni presidenziali del 2016. L’ex dirigente di Facebook avrebbe informato il consiglio di amministrazione della questione senza informare preventivamente la Sandberg. Non è comunque la prima volta che un ex dipendente della piattaforma attacca pubblicamente il suo ex datore di lavoro. Il fondatore di Napster e primo presidente di Facebook, Sean Parker, ha accusato l’azienda di sfruttare la debolezza degli utenti per manipolarne le menti mentre l’ex responsabile della crescita degli utenti, Chamath Palihapitiya, ha affermato che il social network sta distruggendo la società dalle fondamenta.

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