Il COO di Apple, Jeff Williams, ha spiegato che l’azienda è consapevole che i prezzi sono alti ma anche che vengono scelti con i giusti criteri
Mentre i servizi online di Apple macinano utili con una crescita costante, non si può dire lo stesso dell’hardware. Prodotti come iPhone e Mac stanno vivendo un considerevole calo della domanda, tanto che la Mela per porre rimedio alla crisi si è vista costretta ad abbassare i prezzi degli smartphone in alcuni Paesi (Cina in primis), vendere dispositivi ricondizionati direttamente sul proprio sito e a proporre forme di sconti e finanziamento. Il costo, unito al fatto che gli utenti oggi sono sempre più restii a cambiare spesso il telefono di cui dispongono, è uno dei fattori che hanno portato al calo della domanda. Jeff William, Chief Operating Officer di Apple, durante una Q&A con gli studenti della Elon University ha parlato del suo esordio nell’azienda di Cupertino avvenuto ormai 21 anni fa, e della situazione di iPhone e Mac. Uno dei ragazzi presenti all’evento gli ha chiesto se Apple non avesse considerato di tagliare ulteriormente i prezzi considerando gli ampi margini di guadagno confermati da diversi analisti e Williams ha risposto smentendo tali report e spiegando come Apple sceglie il prezzo dei suoi prodotti.
“Le storie sui costi che sosteniamo per produrre i nostri prodotti sono state la rovina della mia esistenza dall’inizio dei tempi, compresi i miei primi giorni in azienda. Gli analisti non capiscono quale sia il reale costo delle cose che facciamo e quanta cura mettiamo nel realizzare ogni singolo dispositivo”, ha detto Williams. Per realizzare il tracker per l’attività fisica di Apple Watch, ad esempio, è stato creato un laboratorio di fisiologia con 40 infermieri e sono state assoldate 10mila persone per effettuare i test. Il COO della Mela ha poi sottolineato che l’azienda valuta con molta attenzione il costo finale: “Siamo consapevoli dei prezzi alti. Non vogliamo essere un’azienda elitaria. Vogliamo essere un’azienda egualitaria e abbiamo un sacco di idee soprattutto per i mercati in via di sviluppo”.