Netflix si ribella ad Apple e rifiuta la “tassa” sugli acquisti in-app

Netflix sta costruendo il proprio studio di giochi

I nuovi abbonati di Netflix che guardano film in streaming su iPhone e iPad non potranno più pagare direttamente dall’app. L’azienda non vuole più pagare le commissioni alla Mela

E’ in atto una piccola rivoluzione nel mondo dell’intrattenimento su smartphone. Le grandi aziende del settore non sembrano infatti più accettare di buon grado le regole impostegli dai negozi di app come App Store di Apple e Play Store di Google, almeno per quanto riguarda la questione delle commissioni sugli acquisti. Entrambi i colossi statunitensi infatti trattengono una parte dei ricavi derivanti da acquisti in-app e sul costo del servizio al momento del download. La prima a ribellarsi è stata Epic Games, software house creatrice di Fortnite, che la scorsa estate ha eliminato il suo celebre titolo dallo store di Google per evitare di pagare la percentuale dovuta all’azienda di Mountain View. Oggi Netflix ha deciso di dire basta.

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Il colosso dello streaming fino a poco tempo consentiva ai possessori di iPhone e iPad di sottoscrivere un abbonamento alla piattaforma direttamente all’interno dell’app. L’obiettivo era quello di rendere più semplice l’operazione e invogliare all’acquisto. Il problema è che la Mela trattiene il 15% di ogni transazione effettuata tramite il suo negozio online. Ora che Netflix ha conquistato milioni di utenti in tutto il mondo non ha più bisogno di Apple per aumentare la propria visibilità e per questo ha deciso di eliminare gli acquisti in-app. Il nuovo sistema è già stato testato nei mesi scorsi in alcuni mercati selezionati e a breve diventerà la norma a livello globale. La novità comunque riguarda solamente i nuovi abbonati, quelli vecchi potranno continuare a effettuare il rinnovo con il vecchio metodo.

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