La compagnia ha presentato al CES di Las Vegas un nuovo paio di occhialini per la realtà virtuale, con tecnologia di tracciamento dello sguardo
Al CES 2019 in corso a Las Vegas, HTC ha trovato spazio per presentare Vive Pro Eye, i suoi nuovi occhialini per la realtà virtuale. La principale novità che distingue i neonati dai modelli precedenti è l’integrazione del tracciamento dello sguardo, che dovrebbe permettere di minimizzare la ben conosciuta “sickness” dei mondi VR, per la quale i lag degli ambienti e ciò che si aspetta il cervello crea una certa sensazione di malessere. Inoltre, con l’eye-tracking si potranno vivere esperienze interattive migliori, proprio grazie alla possibilità di seguire gli occhi dell’utente.
Secondo Dan O’Brien, direttore generale di HTC America, l’aggiunta della tecnologia consentirà il rendering foveated, una funzionalità già nota su altri dispositivi VR che promette di far compiere uno sforzo minore di elaborazione, grazie alla concentrazione della risoluzione delle immagini verso le aree in cui si sta guardando.
Cosa faranno
HTC non ha fornito molti altri dettagli sul Vive Pro Eye mentre ha spiegato per bene cos’è HTC Cosmos, il nuovo paio di occhialini da connettere al PC. “Quello che gli intenditori VR dicono oggi sulla realtà virtuale è che è troppo difficile da usare, troppo difficile da configurare e impossibile da portare con sé. L’85% degli appassionati ritiene che la facilità di configurazione sia una parte fondamentale che guida i processi di acquisto. Per questo abbiamo pensato a un visore veloce e facile da configurare e trasportato senza troppa difficoltà. Gli HTC Cosmos sono costruiti con materiali più leggeri e, pur in assenza di specifiche, dovrebbero godere di una potenza modulare. Ovvero, si potranno usare sia connessi a un computer come i Vive attuali che con dentro uno smartphone, riducendo le prestazioni ovviamente ma beneficiando di una portabilità estrema. Ne sapremo di più nelle prossime settimane.