Il gruppo acquisito dal fondo One Equity Partners punta all’espansione in Europa
Non si ferma la corsa di Lutech, uno dei principali system integrator del mercato che «prevede di chiudere l’anno con un aggregato di circa 400 mln di ricavi. Con l’obiettivo di superare i 500 milioni entro tre anni» dichiara Alberto Roseo, Managing Director Lutech.
Realtà in rapida ascesa
Acquisita dal fondo One Equity Partners, società di private equity con sedi a New York, Chicago e Francoforte, l’azienda ha inanellato in poco più di un anno una serie di acquisizioni, a partire da quella di Sinergy finalizzata a irrobustire l’infrastruttura – networking, storage, security, data center – del system integrator, a cui hanno fatto seguito quelle di Nest2 (servizi Noc e Soc H24 di gestione dell’infrastruttura) CST Tech, Ten (contact center ed engagement), Telesio Systems (db Oracle), ICTeam (big data architecture), Sinergetica (mondo Energy) e ancora CDM Tecnoconsulting, Tecla, Diem Technologies.
«Operazioni guidate da una mission ridefinita da un approccio end to end saldato su competenze specifiche di mercato» sottolinea Roseo. Che anticipa in concomitanza con l’integrazione delle acquisizioni l’obiettivo di consolidare la forza del Gruppo attraverso un programma di espansione in Europa, focalizzata su financial service, energy & utilities, manufacturing, TLC e media, fashion. Fase espansiva alimentata anche dalla forza del nostro portafoglio di soluzioni e servizi in ambito Security, dalle nostre competenze di advisory nonché da un approccio “win win” in ambito Cloud Security e Cyber Security che si integra con la potenzialità delle soluzioni Symantec, di cui siamo partner storico. «La sicurezza rappresenta l’elemento abilitante della trasformazione digitale. Che necessita di un approccio molto diverso rispetto al passato» sottolinea Stefano Volpi, country manager Italy Symantec. «La nostra Integrated Cyber Defence Platform, una delle piattaforme più complete sul mercato per la sicurezza del cloud e gli ambienti on-premise, facilita questo passaggio».
Riorganizzazione Symantec
Continua dunque il processo di semplificazione della proposta commerciale del gigante di Mountain View. «Siamo a uno starting point. Vogliamo ripartire. Nel mercato della security la dimensione fa la differenza e Symantec con circa 175 milioni di end point protetti e un sistema globale di intelligence che genera 9 trilioni di dati di telemetria al giorno, può vantare la rete civile più estesa al mondo» afferma Joan Taule, VP South Europe Symantec. Riorganizzazione che passa anche attraverso una rinnovata gestione dei partner. «Il nostro obiettivo resta quello di portare la miglior tecnologia disponibile sul mercato in ogni segmento in cui operiamo. Per farlo ci serviamo di una miriade di partner. Ma questo modello non funziona più» spiega Taule. «Con circa 800 rivenditori attivi, la gestione è troppo complessa e costosa. Perciò bisogna unire la miriade di puntini della galassia Symantec integrando piattaforme, soluzioni, servizi». In quest’ottica Symantec ha introdotto un programma di Technology Partner Integration con l’obiettivo di individuare un ristretto numero di operatori con i quali ripartire su nuove basi. «Il paradigma della security è cambiato e Symantec negli ultimi anni ha lavorato con l’obiettivo di aiutare i clienti nel processo di trasformazione digitale, in sinergia con partner di eccellenza come Sinergy Lutech, recentemente premiata come Fastest Growing Reseller al nostro Executive Summit e in grado di interpretare i bisogni dei clienti. Ci aspettiamo di poter crescere ancora assieme portando al mercato una esperienza e un valore unici» afferma Volpi.