L’iniziativa, lanciata nel 2014 in Germania da due ex manager di McKinsey, si sta rapidamente estendendo a tutta Europa e al resto del mondo. In Italia opera da quest’anno e aprirà uffici nel 2020
In un periodo come quello che stiamo vivendo oggi in cui molte aziende rivedono costi e forza lavoro, compresi i manager, capita che alcune figure esperte e competenti si trovino con molto tempo a disposizione. È qui che entra in gioco Comatch, azienda giovane ma già con le idee chiare e con obiettivi di sviluppo ambiziosi nella vecchia Europa e a livello mondiale. L’ambito di lavoro dell’azienda è quello della «consulenza strategica e di mercato», spiega Robert Langenbach, Director International di Comatch. In pratica, Comatch agisce come un “mercato online” che mette in contatto le esigenze dei clienti (ad oggi, circa 7mila) con i migliori talenti selezionati per la posizione richiesta. «Possiamo offrire quasi 6mila consulenti con competenze certificate e selezionati da noi, con una rosa ristretta che proponiamo ai clienti nel giro di 48 ore dal momento della loro richiesta». L’attività dell’azienda si svolge anche in collaborazione con le principali società di consulenza strategica. Nel 2018, sono stati seguiti 800 progetti. «I candidati che proponiamo ai nostri clienti devono aver un’esperienza di lavoro nella funzione proposta di almeno due anni». A quattro anni dalla fondazione (avvenuta nel 2014), Comatch ha oltre 100 dipendenti di 15 nazionalità diverse, ha aperto una presenza diretta con uffici locali in 7 paesi diversi in Europa e in Medio Oriente e ha sviluppato più di 3.100 progetti complessivi in oltre 50 paesi. Interessante anche l’estrazione dei dipendenti, che hanno un’età compresa tra i 22 e i 57 anni e appartengono a 15 nazionalità diverse.
Il punto di vista italiano
L’Italia è partita ufficialmente a inizio 2018, ma aprirà sedi locali (a Milano e a Roma) nel 2020. «Possiamo già contare su 44 profili da proporre ai nostri clienti -, commenta Maurizio Scotti Di Uccio, Manager Business Development -, che provengono per circa la metà (54%) dal mondo della consulenza e per l’altra metà (46%) sono esperti aziendali». L’attività di Comatch in Italia è stata comunque già ben recepita fin dall’inizio, avendo l’azienda messo a segno una crescita di circa il 12% in pochi mesi di attività. «Parliamo di un mercato italiano che nel 2017 valeva circa 4,1 miliardi di euro (fonte: Assoconsult), contro i 7 miliardi della Francia e i 14 miliardi della Germania». Quindi le potenzialità di crescita sono molto interessanti, anche considerando che «siamo la terza economia dell’Eurozona, con 9 delle prime 500 aziende quotate del mondo», aggiunge Scotti Di Uccio. Aiuteranno sicuramente i rapporti instaurati con il mondo universitario, primi tra tutti con il Politecnico di Milano e con l’università Bocconi. «Mediamente i progetti realizzati con Comatch consentono ai nostri clienti un risparmio che può arrivare anche al 30-40% rispetto a processi tradizionali – commenta Lagenbach -. Inoltre, tutti gli strumenti tecnologici che utilizziamo per i nostri progetti, dal match making per associare i profili dei consulenti alle necessità dei clienti, fino al CRM (customer relationship management) sono stati sviluppati internamente. In ogni caso, il cliente paga unicamente quando il progetto è arrivato felicemente in porto». Una garanzia che dovrebbe convincere anche i clienti più scettici a sposare le proposte Comatch.