I dati di Mindfactory raccontano di un sorpasso decisivo da parte di AMD nei confronti di quello che una volta era il leader del mercato CPU. Ma il panorama è instabile
Che il settore delle CPU sia destinato a cambiare spesso è alquanto chiaro. A causa dei rallentamenti vissuti da Intel nel corso degli ultimi mesi, la concorrenza è riuscita ad avvicinarsi e, in certi casi, a prendere addirittura il largo nei confronti della multinazionale americana. Secondo le più recenti rilevazioni di Mindfactory, gigante del retail tech tedesco, i numeri di AMD avrebbero raddoppiato quelli di Intel nel mese di novembre; una conferma delle difficoltà di quello che una volta era leader nel mondo dei processori. Stando ai dati, Intel si sarebbe fermata a quota 8 mila spedizioni, con AMD che invece pare aver toccato quota 16 mila.
Ciò è interessante anche dal punto di vista storico, in quanto le vendite di Intel sono rimaste approssimativamente piatte nel corso dei mesi, con l’azienda che ha ottenuto in pratica lo stesso risultato di novembre dello scorso anno. La stessa AMD invece, ha portato a casa una cifra doppia in relazione ai dati del 2017.
Cosa succede
Si tratta di un enorme cambiamento di marcia in termini di slancio commerciale per AMD, anche se la causa potrebbe essere proprio la defiance della concorrenza, piuttosto che solo meriti propri. Bisogna inoltre considerare che Mindfactory parla per il mercato tedesco, quindi l’immagine proposta non è per nulla rappresentativa di un continente o dell’andamento a livello globale.
Ad ogni modo, per il retailer, i chip Ryzen di seconda generazione (Pinnacle Ridge) hanno guidato il gruppo, con la Ryzen R5 2600 in pole position, seguita dalla Ryzen R7 2700X e R5 2600X rispettivamente in seconda e terza posizione. Il Core i7 8700K di Intel è tornato al quarto posto in termini di vendite complessive per novembre mente i Coffee Lake hanno fatto registrare un calo del 22%. L’americana ha performato meglio in termini di entrate complessive, con un margine di profitto più alto rispetto alla sua rivale nella produzione di chip, ma AMD ha preso la parte del leone, con una fetta del 56% sul totale.