La visione del mondo secondo Dell EMC

Un incontro con Dell EMC in occasione dell’evento VMworld ci consente di approfondire la visione dell’azienda sul futuro delle città e dei servizi in chiave digitale

Nel corso del recente evento VMworld di Barcellona, organizzato da VMware, abbiamo incontrato Dell EMC, l’azienda che oggi controlla VMware e che continua a mietere successi nel mercato ICT. «Sul business che ci lega a VMware, ci sono due considerazioni da fare – ha esordito Nigel Moulton, Chief Technology Officer di Dell EMC EMEA -: la prima è che VMware opera in modo indipendente sul mercato ed è la scelta migliore, in quanto è necessario che goda della maggiore libertà possibile per realizzare soluzioni di virtualizzazione con il partner più adatto per un determinato cliente. La seconda è che l’integrazione con le piattaforme Dell EMC, soprattutto nelle soluzioni iperconvergenti, offre comunque soluzioni ed esperienze migliori ai clienti». La particolare attenzione del mercato per l’iperconvergenza è ormai una realtà in numerosi mercati, ha rivelato Moulton. «Per esempio, Asia-Pacifico e Giappone (Apj) sono prevalentemente un mercato iperconvergente per tre motivi: economia, geografia e prezzi. In Europa, la situazione varia molto da paese a paese: Germania e Italia sono paesi prevalentemente manifatturieri, dove la logica resta quella industriale, mentre Uk, Francia e Paesi Nordici stanno passando dalla logica del costruire a quella dell’acquistare, come gli Usa». In ogni caso, la relazione con VMware è «incredibilmente forte» e per avere un’idea dell’impatto delle loro soluzioni sul mercato, basta utilizzare un osservatorio tecnico immediato: «L’affluenza ai Lab, le sessioni tecniche di VMworld, che dà un polso sicuro dell’interesse del mercato e ne rappresenta un indicatore primario». Marco Fanizzi, VP & GM Enterprise Sales di Dell EMC Italia ha aggiunto: «VMware offre ai clienti la possibilità di sviluppare un controllo più ampio su qualsiasi dispositivo, applicazione o tipo di ambiente cloud». Inoltre, grazie alla scelta di mantenerne l’indipendenza, viene dato un messaggio molto semplice: scegliendo VMware, «la piattaforma su cui basarsi è una scelta esclusiva del cliente».

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La legge dei ritorni accelerati

La Legge di Moore non ha ancora smesso di essere valida. In realtà, oggi è valida anche l’estensione della Legge di Moore, enunciata da Ray Kurzweil (scienziato del Mit) e nota come “Legge dei Ritorni Accelerati” (Law of Accelerated Returns), secondo cui l’innovazione tecnologica è una funzione esponenziale del tempo. «Un esempio di applicazione della Legge di Moore si ha nei pannelli solari: ogni 18 mesi la potenza elettrica generata raddoppia», tanto è vero che oggi «negli Stati Uniti, l’energia solare è la fonte più economica disponibile di energia elettrica». Infine, l’evoluzione tecnologica sta avvenendo con importanti discontinuità, o disruption. «Ne possiamo identificare tre principali, che coinvolgono le infrastrutture, l’operatività e il modello di business: per esempio, la quantità di informazioni disponibili sui telefoni cellulari. Il modello di business è lo stesso di prima, ma l’infrastruttura è cambiata». La strategia vincente è quella che genera valore economico: «Penso che aziende come Dell EMC e come VMware debbano portare le nuove tecnologie a quante più persone possibili – ha concluso Moulton -, perché quando si riesce a farlo, si genera reale valore economico».